Salute: Riccardi, risposte a bisogni complessi da sanità integrata
L'assessore è intervenuto alla cerimonia di donazione di
strumentazione a supporto delle strutture sanitarie dell'ospedale
di San Daniele San Daniele del Friuli, 17 giu - "Qui c'è una comunità che fa
rete, che costruisce legami veri: questo è un valore
straordinario, da cui dovremmo imparare per affrontare anche le
sfide più complesse del nostro sistema sanitario". Così l'assessore alla Salute del Friuli Venezia Giulia Riccardo
Riccardi, intervenendo alla cerimonia di consegna delle donazioni
effettuate all'Ospedale di San Daniele da parte di tre
associazioni del territorio: Amici di Borgo Sacco, Udinese Club
33038 e Due Pistoni. L'incontro, svoltosi in Sala Santovito, negli spazi del nosocomio
collinare, ha visto la partecipazione di rappresentanti delle
associazioni promotrici, operatori sanitari, amministratori
locali e cittadini. Le donazioni, espressione concreta di vicinanza e fiducia nel
sistema sanitario pubblico, riguardano strumentazioni a supporto
della Struttura di Medicina e di altri reparti, tra cui un
cauterizzatore destinato all'ambulatorio per il piede. Riccardi ha voluto sottolineare non solo l'importanza materiale
del gesto, ma anche il significato culturale e sociale
dell'iniziativa: "Questa è una comunità che ha saputo trasformare
il bisogno in responsabilità condivisa - ha detto -. Un esempio
concreto di alleanza tra cittadini, istituzioni e professionisti.
Ma è anche un monito: dobbiamo essere capaci di riorganizzare il
sistema sanitario in modo più efficace, superando resistenze,
semplificando, ascoltando ma anche decidendo". Nel suo intervento, l'assessore Riccardi ha toccato diversi nodi
strutturali del sistema sanitario, come "l'inadeguatezza di
modelli organizzativi legati esclusivamente all'ospedale, la
necessità di investire nella medicina territoriale e di
affrontare con coraggio il tema dell'inappropriatezza nell'uso
delle risorse". "Il nostro sistema - ha aggiunto - deve adattarsi a una società
profondamente cambiata: famiglie più fragili, bisogni più
cronici, un equilibrio delicato tra ospedale e territorio. Non
possiamo più permetterci di rincorrere la complessità con
strumenti del passato". Il ringraziamento finale è andato a tutte le persone e ai gruppi
che, con passione e gratuità, si sono messi a disposizione della
collettività: "Le risorse si posso anche trovare, ma ciò che fa
la differenza è ciò che sta attorno: la rete di relazioni, la
fiducia, la generosità. Questa è la vera ricchezza. E oggi San
Daniele del Friuli ha dato ancora una volta una lezione di
civiltà".
ARC/PT/ma
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