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17.06.2025 14:01

Formazione: Rosolen, in Fvg vivace sistema Università terza età

Trieste, 17 giu - "La Regione conferma il proprio impegno nel valorizzare l'apprendimento non formale, sostenendo attivamente queste realtà educative fondamentali per promuovere benessere, partecipazione e inclusione sociale tra adulti e anziani. Le Università della terza e libera età rappresentano infatti un pilastro della cittadinanza attiva, consapevole e solidale, e sono parte integrante delle politiche regionali di lifelong learning".
Lo ha detto l'assessore regionale a Lavoro, istruzione e formazione Alessia Rosolen che oggi ha illustrato alla VI Commissione del Consiglio regionale la relazione sullo stato di attuazione della legge regionale 41/2017, che disciplina gli interventi a favore delle Università della terza e della libera età del Friuli Venezia Giulia. Al sistema sono stati erogati circa 1,2 milioni di euro di risorse regionali.
"Sul piano economico, la Regione ha sostenuto queste attività attraverso tre linee contributive principali - ha specificato l'assessore -. La prima riguarda il finanziamento delle attività culturali e didattiche, che ha visto l'erogazione complessiva di oltre 815mila euro nel triennio: 245.640,19 euro nell'anno accademico 2020/21, e 285.000 euro sia nel 2021/22 che nel 2022/23. La seconda linea ha finanziato le spese di progettazione per la partecipazione a programmi europei e internazionali, con contributi fino a 1.500 euro per progetto. Questa misura, che interessa principalmente gli enti dotati di una struttura organizzativa adeguata alla progettazione europea, ha comportato l'erogazione complessiva di 61.750 euro tra il 2021 e il 2023. La terza linea, introdotta nel 2021 con un bando biennale, ha riguardato le spese di investimento per interventi edilizi, arredi e attrezzature, con una spesa complessiva pari di quasi 294mila euro nel triennio".
A queste misure si è aggiunto un contributo straordinario di oltre 23mila euro, riconosciuto a titolo di parziale ristoro per i maggiori oneri legati all'aumento dei costi energetici nel periodo compreso tra agosto 2021 e luglio 2022.
Nel triennio accademico 2020-2023, sono state 30 le Università coinvolte nelle attività sostenute dalla Regione, distribuite nelle aree triestina (3), goriziana (3), udinese (16) e pordenonese (8). Tuttavia, il numero complessivo degli associati ha subito una significativa flessione, passando dai 21.542 iscritti dell'anno accademico 2019/2020 ai 17.020 del 2022/2023. Un calo fortemente influenzato dalla pandemia, che ha causato un crollo degli iscritti nell'anno 2020/2021, con soli 10.971 partecipanti. Anche il monte ore complessivo di attività didattiche e di laboratorio si è ridotto, passando dalle 190.248 ore del triennio precedente alle 141.311 ore dell'ultimo triennio.
Nonostante questa contrazione, è cresciuta la partecipazione della fascia over 65, che rappresenta oggi il 61,49% degli associati, a fronte del 58% registrato nel triennio 2017/2020, evidenziando il progressivo invecchiamento della popolazione e il conseguente bisogno di percorsi educativi specifici. Tra le sedi con il maggior numero di iscritti si confermano l'Università delle Liberetà di Udine, l'Università della terza età "Paolo Naliato" di Udine e l'Università "Danilo Dobrina" di Trieste.
"L'attuazione della legge è stata accompagnata da momenti di confronto e partecipazione - ha riferito Rosolen -. L'Assemblea delle Università della terza e libera età si è svolta regolarmente ogni anno, rappresentando un'occasione importante per monitorare le attività e per avanzare proposte all'Amministrazione regionale. Nel 2022 è stato istituito anche un Tavolo ristretto di coordinamento, promosso dall'Ute 'Paolo Naliato' di Udine, con l'obiettivo di facilitare il dialogo tra i soggetti coinvolti e rappresentare in modo più efficace le esigenze delle Università presso la Regione".
A livello normativo, nel luglio 2020 sono state introdotte alcune modifiche alla legge regionale che hanno ampliato le spese ammissibili, includendo tra queste anche i canoni di affitto, le quote degli interessi dei mutui per sedi, le dispense e l'acquisto di materiale librario. È stato inoltre formalmente introdotto il terzo intervento relativo alle spese di investimento. Più recentemente, nel 2024, il regolamento attuativo è stato aggiornato, aumentando dal 15% al 25% la quota ammissibile per le spese relative al personale dipendente e dal 10% al 15% quella per le spese generali. Sono state infine accolte le richieste delle Università di conteggiare come attività didattiche anche le ore svolte durante visite guidate o spettacoli culturali.
"Attraverso queste azioni e aggiornamenti normativi, la Regione Friuli Venezia Giulia continua a promuovere con convinzione un sistema educativo inclusivo, attento ai bisogni della popolazione adulta e anziana, e orientato a una partecipazione attiva e consapevole alla vita sociale e culturale del territorio" ha concluso Rosolen. ARC/SSA/ma