Villa Manin di Passariano, 30 mag - "L'ingresso
dell'Intelligenza artificiale anche nel mondo della sanità è
ormai imprescindibile, ma servono investimenti, su cui l'Italia è
ancora molto arretrata, e formazione, oltre a un nuovo modello di
partenariato pubblico-privato".
È il commento che l'assessore regionale ai Servizi informativi
Sebastiano Callari ha rivolto alla platea dei partecipanti al
convegno "L'IA in sanità: il valore del dialogo tra pubblico e
privato", nell'ambito di Laboratorio Sanità 2030, l'evento che si
chiude oggi a Villa Manin dopo quattro giorni di confronti tra
esperti nazionali ed europei, manager pubblici e privati,
istituzioni, professionisti della sanità e partner tecnologici.
"Negli Stati Uniti nel 2025 sono stati investiti circa 500
miliardi di dollari in IA, mentre in Italia 1,18 miliardi e di
questi solo 40 milioni sono stati investiti dal sistema pubblico;
ciò significa che facciamo ancora fatica a destinare risorse
adeguate. È una questione di priorità e visione strategica", ha
aggiunto Callari, evidenziando l'urgenza di un cambio di passo
sul piano nazionale.
Sul tema delle opportunità e dei rischi nell'applicazione
dell'Intelligenza artificiale alla sanità si è innestato il tema
del rapporto tra pubblico e privato, rispetto al quale Callari ha
ribadito "il potenziale assolutamente positivo del partenariato
tra pubblico e privato al fine di garantire una migliore risposta
di salute ai cittadini. Il privato ha le risorse per investire in
strumentazione tecnologica da cui il pubblico potrebbe trarre
vantaggio in un rinnovato sistema di partenariato
pubblico-privato ".
"Con il supporto dell'Intelligenza artificiale, ci sono attività
di bassa e media complessità che, se organizzate e controllate,
il privato è in grado di svolgere meglio e in tempi più brevi. Il
pubblico potrebbe così liberare risorse da destinare alle
attività complesse", ha aggiunto l'assessore, sottolineando
l'importanza di una sinergia funzionale tra i due settori.
Un aspetto centrale, secondo Callari, riguarda anche la qualità
dei dati utilizzati per addestrare i sistemi intelligenti: "Non
possiamo pensare di applicare modelli di Ia sviluppati altrove
senza tener conto del contesto sociale e sanitario in cui
operiamo. I sistemi vanno allenati con dati corretti e pertinenti
alla nostra realtà. Allo stesso modo i medici e gli operatori
sanitari vanno formati all'uso corretto delle nuove tecnologie,
senza disperdere altre competenze".
In tema di innovazione in sanità, Callari ha ricordato anche gli
investimenti per 130 milioni di euro nel triennio che la Regione
ha stanziato per il digitale: l'evoluzione del fascicolo
sanitario elettronico; la realizzazione delle centrali operative
territoriali a supporto delle nuove case di comunità e degli
ospedali di comunità; la linea di sviluppo della telemedicina
(assistenza, monitoraggio, consulto e visita); l'integrazione
dell'Ia nei sistemi sanitari "per migliorare l'assistenza e il
monitoraggio dei pazienti"; gli investimenti in cyber-sicurezza
"per proteggere i dati sanitari e garantire la privacy dei
cittadini".
ARC/SSA/ma
L’assessore regionale ai Servizi informativi Sebastiano Callari al convegno "L’IA in sanità: il valore del dialogo tra pubblico e privato"
L’assessore regionale ai Servizi informativi Sebastiano Callari al convegno "L’IA in sanità: il valore del dialogo tra pubblico e privato"