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30.05.2025 17:27

IA: Callari, in sanità è imprescindibile ma con risorse e formazione


Villa Manin di Passariano, 30 mag - "L'ingresso dell'Intelligenza artificiale anche nel mondo della sanità è ormai imprescindibile, ma servono investimenti, su cui l'Italia è ancora molto arretrata, e formazione, oltre a un nuovo modello di partenariato pubblico-privato".
È il commento che l'assessore regionale ai Servizi informativi Sebastiano Callari ha rivolto alla platea dei partecipanti al convegno "L'IA in sanità: il valore del dialogo tra pubblico e privato", nell'ambito di Laboratorio Sanità 2030, l'evento che si chiude oggi a Villa Manin dopo quattro giorni di confronti tra esperti nazionali ed europei, manager pubblici e privati, istituzioni, professionisti della sanità e partner tecnologici.
"Negli Stati Uniti nel 2025 sono stati investiti circa 500 miliardi di dollari in IA, mentre in Italia 1,18 miliardi e di questi solo 40 milioni sono stati investiti dal sistema pubblico; ciò significa che facciamo ancora fatica a destinare risorse adeguate. È una questione di priorità e visione strategica", ha aggiunto Callari, evidenziando l'urgenza di un cambio di passo sul piano nazionale.
Sul tema delle opportunità e dei rischi nell'applicazione dell'Intelligenza artificiale alla sanità si è innestato il tema del rapporto tra pubblico e privato, rispetto al quale Callari ha ribadito "il potenziale assolutamente positivo del partenariato tra pubblico e privato al fine di garantire una migliore risposta di salute ai cittadini. Il privato ha le risorse per investire in strumentazione tecnologica da cui il pubblico potrebbe trarre vantaggio in un rinnovato sistema di partenariato pubblico-privato ".
"Con il supporto dell'Intelligenza artificiale, ci sono attività di bassa e media complessità che, se organizzate e controllate, il privato è in grado di svolgere meglio e in tempi più brevi. Il pubblico potrebbe così liberare risorse da destinare alle attività complesse", ha aggiunto l'assessore, sottolineando l'importanza di una sinergia funzionale tra i due settori.
Un aspetto centrale, secondo Callari, riguarda anche la qualità dei dati utilizzati per addestrare i sistemi intelligenti: "Non possiamo pensare di applicare modelli di Ia sviluppati altrove senza tener conto del contesto sociale e sanitario in cui operiamo. I sistemi vanno allenati con dati corretti e pertinenti alla nostra realtà. Allo stesso modo i medici e gli operatori sanitari vanno formati all'uso corretto delle nuove tecnologie, senza disperdere altre competenze".
In tema di innovazione in sanità, Callari ha ricordato anche gli investimenti per 130 milioni di euro nel triennio che la Regione ha stanziato per il digitale: l'evoluzione del fascicolo sanitario elettronico; la realizzazione delle centrali operative territoriali a supporto delle nuove case di comunità e degli ospedali di comunità; la linea di sviluppo della telemedicina (assistenza, monitoraggio, consulto e visita); l'integrazione dell'Ia nei sistemi sanitari "per migliorare l'assistenza e il monitoraggio dei pazienti"; gli investimenti in cyber-sicurezza "per proteggere i dati sanitari e garantire la privacy dei cittadini". ARC/SSA/ma