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28.05.2025 15:40

Edilizia: Amirante, 50 mln per recupero patrimonio immobiliare privato

L'assessore in IV Commissione illustra emendamenti al Ddl 36. "Norma quadro che consentirà rigenerazione urbana e rilancio comparto costruzioni"

Pordenone, 28 mag - "Una norma-quadro e di indirizzo che guarda al futuro del nostro territorio, ponendo al centro qualità della rigenerazione urbana, recupero e riuso del patrimonio edilizio privato esistente, pianificazione urbanistica orientata alla riduzione del consumo di suolo e rilancio economico del comparto regionale delle costruzioni. Un disegno di legge che avrà una dotazione finanziaria complessiva di 50 milioni di euro per rispondere con puntualità, attraverso i previsti bandi, alle esigenze delle famiglie, degli enti locali, delle categorie economiche e dei professionisti". Con queste parole l'assessore regionale alle Infrastrutture e territorio, Cristina Amirante, ha presentato oggi in quarta Commissione consiliare alcuni emendamenti al Disegno di legge 36, che contiene misure per favorire il recupero, la riqualificazione e il riuso del patrimonio immobiliare privato in Friuli Venezia Giulia.

Emendamenti - attuati dopo la precedente audizione in Commissione di tutti i portatori di interesse, coinvolti in modo partecipato fin dall'inizio del percorso legislativo - sui criteri di premialità e sugli incentivi economici che puntano a migliorare ulteriormente il testo introducendo elementi che rendano le procedure più snelle e veloci nelle richieste di contributo. L'articolato emendato è stato approvato a maggioranza. "La norma - ha precisato Amirante - si ispira in parte all'impianto della legge regionale sul fotovoltaico che continua a dare prova di funzionare con, a oggi, oltre 34 mila richieste di contributo presentate e circa 285 milioni stanziati".

Nel corso del dibattito in Aula, l'assessore ha ribadito: "La proposta normativa si inserisce nel quadro degli obiettivi regionali di rigenerazione urbana volti a incentivare interventi di valorizzazione e riutilizzo del patrimonio edilizio esistente, anche attraverso strumenti normativi snelli, flessibili e procedure semplificate. In particolare, i previsti bandi (che in tempi brevi saranno esaminati dalla stessa Commissione, ndr) - ha osservato l'assessore - avranno una durata di lungo respiro per consentire a famiglie, professionisti e imprese di organizzarsi al meglio nella fase dei preventivi e della realizzazione dei lavori. Ciò consentirà anche di evitare che i contributi possano rimanere bloccati".

"Il Ddl 36 - ha spiegato l'esponente della Giunta, ringraziando i consiglieri per i loro interventi e suggerimenti - promuove un approccio integrato allo sviluppo urbano, che tenga conto della sostenibilità ambientale, del miglioramento della qualità della vita nei centri abitati e della necessità di rilanciare il settore edilizio in chiave innovativa e sostenibile".

"Vogliamo offrire strumenti concreti - ha concluso l'assessore - per sostenere cittadini e imprese nel recupero del patrimonio edilizio esistente, con una visione di lungo periodo che valorizzi l'identità dei luoghi, riduca l'impatto ambientale e rilanci i centri urbani, in particolare quelli minori".

Il disegno di legge 36 passerà ora all'esame delle fasi successive del percorso legislativo in Consiglio regionale: l'obiettivo dell'assessore e della Giunta è di portare il provvedimento legislativo in Aula entro alcune settimane. ARC/LIS/gg