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24.05.2025 13:45

Foreste: Zannier, costruire insieme modello innovativo e sostenibile

Malborghetto Valbruna, 24 mag - "Abbiamo un valore ambientale assoluto, ma ancora un valore potenziale in termini di utilizzo della risorsa foresta. È tempo di trasformare questo potenziale in azione concreta, equilibrata e sostenibile".
Con queste parole è intervenuto l'assessore regionale alle Risorse agroalimentari, forestali e ittiche, Stefano Zannier, nel corso del forum internazionale "Foreste senza confini" dedicato alla filiera foresta-legno, svoltosi oggi a Palazzo Veneziano, a Malborghetto Valbruna, alla presenza di rappresentanti istituzionali, tecnici, operatori del settore e ospiti internazionali.
"Parlare di foreste in Italia - ha affermato l'assessore Zannier - significa fare i conti con un sistema nazionale che fatica a essere laico, in cui prevalgono spesso logiche confessionali, ideologiche ed emotive. Eppure, i dati ci dicono che solo in Friuli Venezia Giulia l'incremento annuo delle masse forestali è pari a un milione e mezzo di metri cubi: un numero che pareggia, da solo, la produzione annua dell'intera filiera. Siamo ben lontani, insomma, dalla narrazione apocalittica della deforestazione tropicale".
Nel confronto con i modelli gestionali di Slovenia, Austria, Alto Adige e Trentino, è emersa una visione condivisa della sostenibilità come principio guida, pur nella diversità delle prassi operative. "È questo il vero nodo - ha sottolineato l'assessore -: tutti parliamo di sostenibilità, ma ognuno la declina in modo diverso. Confrontarci oggi serve proprio a capire come migliorarci dove siamo deficitari e riequilibrare dove siamo sbilanciati".
Un richiamo forte è stato lanciato anche sulla gestione del cambiamento climatico: "Se fossimo davvero guidati da scienza, tecnica e coscienza, dovremmo ammettere che non tutto è sotto controllo - ha osservato Zannier -. Alcune essenze, come l'abete rosso, in certe condizioni non sopravviveranno. E non possiamo pensare di contrastare fenomeni naturali, come le infestazioni da bostrico, semplicemente compensando economicamente le perdite. Serve una visione più organica e meno ideologica".
A proposito dell'attuale impianto normativo, è stata denunciata l'inadeguatezza di alcune recenti direttive comunitarie: "Abbiamo visto qualcuno brindare per l'introduzione di nuove regole pensate per fermare uno 'scempio'. Ma qui non siamo nella foresta amazzonica: l'applicazione indiscriminata e burocratica di certi vincoli rischia solo di paralizzare un intero settore industriale, senza reali benefici ambientali".
"Vedere oggi riuniti nella stessa sala tutti gli attori della filiera - amministrazioni pubbliche, carabinieri forestali, operatori, trasformatori, gestori delle biomasse - è per me motivo di grande soddisfazione - ha detto, ancora, Zannier -. Continueremo insieme a potenziare la viabilità forestale per favorire una gestione concretamente sostenibile delle foreste".
Il forum si è concluso con l'auspicio che momenti di confronto come quello di oggi possano aiutare a superare le visioni ideologiche e costruire un modello forestale regionale innovativo e resiliente. ARC/PT/gg