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10.05.2025 16:20

Eventi: Scoccimarro, doveroso omaggio a Grilz e vittime informazione

Trieste, 10 mag - "Amerigo Grilz era, nel suo lavoro di giornalista, super partes: mi raccontava dei suoi reportage dalle Filippine, quando tra i maoisti veniva chiamato 'compagno' ed era tutt'altro da come viene narrato da gente che non lo conosce e che spesso non era nemmeno nata quando è morto: è quindi doveroso questo omaggio tributatogli dal Premio, così come è doveroso ricordare tutte le vittime dell'informazione".
Così l'assessore regionale alla Difesa dell'ambiente Fabio Scoccimarro, alla serata organizzata nel quadro della seconda edizione del "Premio giornalistico Almerigo Grilz" i cui premiati verranno annunciati il 19 maggio.
Oltre ad annunciare il premio alla carriera, tributato all'inviato del Corriere della Sera Renzo Cianfanelli, Fausto Biloslavo, inviato di guerra fondatore dell'Agenzia Albatross assieme a Gian Micalessin proprio assieme a Grilz e oggi tra i promotori del premio aperto ai giornalisti under 40 anni, ha anticipato che nella rosa dei primi tre classificati ci saranno reportage di giovani giornaliste.
Moderata da Matteo Cargneletto, la serata tenutasi in sala Luttazzi al Magazzino 26 a Trieste, ha introdotto l'anteprima del video reportage realizzato in Mozambico da Biloslavo in occasione della missione organizzata dall'associazione "Amici di Almerigo" per recare la targa commemorativa dedicata al reporter collega e amico, ucciso nel 1987 in uno scenario di guerra civile, e sepolto per sua volontà sotto un albero nel Paese africano.
"Grilz è stato un grande giornalista - ha ricordato a margine della serata l'assessore - che non si è risparmiato nei teatri di guerra e ha pagato con la vita il rischio. Ha avuto adesso il giusto tributo postumo con questo premio, ma con quasi quarant'anni di ritardo. Spiace che la sede dei giornalisti in Corso Italia a Trieste veda ricordati i nomi di Marco Lucchetta e gli altri caduti per l'informazione triestini ma non quello di Grilz: Almerigo credeva profondamente nell'importanza del lavoro di giornalista, ma viene ostracizzato ancora oggi perché era un dirigente nazionale del Fronte della Gioventù e del Movimento Sociale Italiano. Era già allora un fuoriclasse, oggi - lo dice il presidente del Senato - se avesse scelto la politica sarebbe certamente ministro". ARC/EP/gg