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07.05.2025 13:28

Energia: Scoccimarro, superato nodo gare gas causato da fine Province

Il doppio ruolo della Regione era causa di potenziali ricorsi; ora i Comuni conferiscono al Consorzio acquedotto friulano centrale
Trieste, 7 mag - "Stiamo giungendo alla conclusione di un iter lungo e complesso, generato da quella che l'evidenza dei fatti dimostra essere stata una scelta politica errata: l'abolizione delle Province, enti intermedi fondamentali per la gestione di molte funzioni sovracomunali. Una decisione che ha obbligato la Regione a gestire compiti tecnici che invece sarebbero dovuti restare in capo ad altri soggetti".
Lo ha affermato l'assessore regionale all'Energia Fabio Scoccimarro, intervenendo oggi in videoconferenza alla riunione in merito alla procedura per l'affidamento delle gare gas, che vede coinvolti i Comuni dell'ambito territoriale udinese.
Come ha spiegato l'esponente della Giunta, con il passaggio di competenze alle Regioni a seguito della soppressione delle Province nel 2017, la Regione si è trovata nella posizione anomala di essere contemporaneamente stazione appaltante e soggetto controllore delle gare gas, in contrasto con quanto previsto dal Decreto ministeriale 226/2011. Questa sovrapposizione di ruoli avrebbe potuto causare l'annullamento delle procedure per vizio di legittimità, esponendo l'intero processo al rischio di ricorsi.
"Il caso emblematico dell'ambito di Udine dimostra la necessità di distinguere chiaramente tra controllore e controllato. Per questo - ha sottolineato Scoccimarro - nel 2023 abbiamo revocato le precedenti procedure e, d'intesa con i Comuni, è stato individuato nel Consorzio acquedotto friulano centrale (Cafc) il nuovo soggetto stazione appaltante".
L'Amministrazione regionale ha seguito e accompagnato tutte le fasi, a partire dal supporto all'individuazione di Cafc fino alla predisposizione degli atti amministrativi che i Comuni dovranno approvare per trasferire la delega dalla Provincia all'ente individuato.
"Il supporto e l'ascolto del territorio sono da sempre la base del nostro mandato politico. Il percorso - ha proseguito l'assessore - è stato condiviso con i Comuni già dall'autunno 2024, quando abbiamo trasmesso le bozze di delibera per la revoca della delega alla Provincia e il conferimento al Cafc. Ad aprile 2025 abbiamo inviato i testi definitivi, aggiornati sulla base delle osservazioni ricevute. Alcuni Comuni hanno già approvato gli atti, ma siamo in attesa della maggior parte".
La riunione odierna è stata convocata proprio per sostenere i Comuni ancora in dubbio, offrendo chiarimenti tecnici e supporto operativo. L'obiettivo è la piena attuazione di un modello di gestione unica regionale dei servizi, capace di assicurare efficienza, sostenibilità e investimenti coerenti con le esigenze dei territori. ARC/COM/gg