Digitalizzazione: Callari, servono norme per incentivare start up/Pmi
Trieste, 6 mag - "L'evento alla Camera dei Deputati si è
configurato anche come momento di ascolto dei territori da parte
del legislatore nazionale e per questo, rappresentando la Regione
Friuli Venezia Giulia, ho proposto ai parlamentari di farsi
promotori di norme che consentano investimenti pubblici ed in
partenariato pubblico-privato con start up e piccole e medie
imprese sull'innovazione: in Italia dobbiamo risolvere il
problema che gli investimenti a rischio di fallimento non sono
possibili perché bisogna rendicontarli alla magistratura
contabile, mentre in altri Paesi è normale che oltre il 90% degli
investimenti in innovazione siano dei fallimenti".
Lo ha affermato l'assessore regionale al Patrimonio, Sebastiano
Callari, fornendo una sintesi della sua relazione alla Camera dei
Deputati all'evento "Le azioni del Dipartimento per il decennio
digitale", in cui sono state illustrate tutte le azioni promosse
sui territori e le norme che il Parlamento ha approvato o è in
procinto di approvare in merito alla digitalizzazione e al
settore dell'intelligenza artificiale.
"Questo punto della mia relazione ha destato interesse in molti
parlamentari, ma del resto - osserva Callari - non c'è altra
strada che quella percorsa fuori dall'Italia: se non ci sono
fallimenti vuol dire che non si fa ricerca e sviluppo e quindi
non può esserci innovazione".
Nella sua relazione Callari è inoltre intervenuto in merito alla
legge nazionale che intende regolamentare i data center facendo
transitare tutta la Pa nel Polo strategico nazionale.
"Non sono dell'opinione che siamo sulla strada giusta: bisogna
far sì che l'attività di cloud venga distribuita sul territorio
attraverso una federazione dei data center regionali qualificati
come quello del Friuli Venezia Giulia, sia perché così si
aumenterebbe la resilienza in caso di cyberattacchi sia perché
una federazione consentirebbe un miglior utilizzo delle risorse.
Un unico Psn avrebbe bisogno di una quantità enorme di energia"
ha rilevato l'assessore.
Callari ha ricordato la posizione di vertice del Friuli Venezia
Giulia in molti indicatori sull'innovazione digitale e il grande
sforzo d'investimento a favore di alcuni settori della
connettività più avanzata.
"Emerge dalla classifica delle competenze digitali delle regioni
italiane compilata da Istat nel 2023 che il Friuli Venezia Giulia
con il 52,3% è secondo solo al Lazio (52,9%) per numero di
persone con competenze almeno di base: questo anche grazie alle
tante iniziative portate avanti in questi anni che hanno
consentito di sviluppare molto non solo le competenze della
Pubblica amministrazione ma anche di promuovere presso cittadini
e imprese una diffusa cultura digitale con servizi che abbiamo
via via implementato".
Callari ha poi presentato tutti i progetti che in regione vengono
realizzati a favore della connettività - prima amministrazione
regionale che ha completato il progetto Aree bianche - ma
soprattutto della comunicazione quantistica, settore che vede il
Friuli Venezia Giulia ai vertici europei.
ARC/EP/ma
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