Con la Multisettoriale 2025 semplificazioni nei procedimenti e
nuove misure per l'ambiente
Pordenone, 6 mag - "Con il Capo IV della legge multisettoriale
2025 compiamo un nuovo passo nella semplificazione delle
procedure e nella transizione ecologica. Interveniamo in modo
mirato su energia, difesa del suolo, risorse idriche e attività
estrattive, offrendo risposte concrete a cittadini, imprese e
territori".
Così l'assessore regionale all'Ambiente Fabio Scoccimarro,
intervenuto oggi in Aula durante l'illustrazione delle parti di
competenza del disegno di legge multisettoriale. Tra i principali
contenuti della norma, figurano le modifiche alla legge regionale
19/2012 in materia di energia, che recepiscono il nuovo Testo
Unico sulle fonti rinnovabili. La Regione estende il procedimento
autorizzatorio unico anche ai progetti sottoposti a valutazione
di impatto ambientale, semplificando l'iter per la realizzazione
di nuovi impianti da fonti rinnovabili. Prevista inoltre la
possibilità di integrare nel provvedimento di autorizzazione
unica anche la concessione per l'uso delle acque, evitando tempi
aggiuntivi.
Un'altra novità significativa è l'istituzione del Catasto
regionale dei sinkhole naturali, all'interno del Sistema
informativo di difesa del suolo (Sids). "Uno strumento innovativo
- ha spiegato Scoccimarro - per mappare e prevenire fenomeni
geologici complessi, a tutela della sicurezza pubblica".
Sul fronte del dissesto idrogeologico, il ddl introduce una forte
semplificazione amministrativa: sarà il direttore della struttura
competente a individuare gli interventi necessari, con immediata
ricaduta sui tempi di attuazione e sul trasferimento dei fondi ai
Comuni. Inoltre, sarà definito un regolamento regionale per
stabilire le priorità di intervento.
Importanti modifiche anche alla legge 11/2015 per quanto riguarda
l'uso delle acque: le concessioni potabili e irrigue scadute da
meno di un anno potranno essere rinnovate tardivamente con
procedura semplificata, applicando una sanzione ridotta rispetto
ai casi di utilizzo senza titolo.
Nel campo delle attività estrattive, il disegno di legge consente
la richiesta di nuove autorizzazioni al raggiungimento del 70%
del volume scavato, mantenendo il vincolo sulla stessa sostanza
minerale e senza incremento volumetrico. Introdotti anche criteri
per identificare le sostanze strategiche.
Infine, il provvedimento amplia l'utilizzo dei volontari
ambientali anche agli enti gestori delle aree protette, consente
il trasferimento ai Comuni delle quote di canoni energetici
incassate fino alla definizione di ricorsi pendenti, prevede
contributi per nuove condotte di raccolta delle acque meteoriche,
con avvisi gestiti dalla struttura competente in materia di
difesa del suolo.
"Semplificazione, velocità decisionale e attenzione ambientale
sono le direttrici che guidano il nostro lavoro" ha concluso
Scoccimarro.
ARC/AL/ma
L'assessore alla Difesa dell'Ambiente, Fabio Scoccimarro