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06.05.2025 16:24

Ambiente: Scoccimarro, più efficienza su rinnovabili e tutela suolo

Con la Multisettoriale 2025 semplificazioni nei procedimenti e nuove misure per l'ambiente
Pordenone, 6 mag - "Con il Capo IV della legge multisettoriale 2025 compiamo un nuovo passo nella semplificazione delle procedure e nella transizione ecologica. Interveniamo in modo mirato su energia, difesa del suolo, risorse idriche e attività estrattive, offrendo risposte concrete a cittadini, imprese e territori".
Così l'assessore regionale all'Ambiente Fabio Scoccimarro, intervenuto oggi in Aula durante l'illustrazione delle parti di competenza del disegno di legge multisettoriale. Tra i principali contenuti della norma, figurano le modifiche alla legge regionale 19/2012 in materia di energia, che recepiscono il nuovo Testo Unico sulle fonti rinnovabili. La Regione estende il procedimento autorizzatorio unico anche ai progetti sottoposti a valutazione di impatto ambientale, semplificando l'iter per la realizzazione di nuovi impianti da fonti rinnovabili. Prevista inoltre la possibilità di integrare nel provvedimento di autorizzazione unica anche la concessione per l'uso delle acque, evitando tempi aggiuntivi.
Un'altra novità significativa è l'istituzione del Catasto regionale dei sinkhole naturali, all'interno del Sistema informativo di difesa del suolo (Sids). "Uno strumento innovativo - ha spiegato Scoccimarro - per mappare e prevenire fenomeni geologici complessi, a tutela della sicurezza pubblica".
Sul fronte del dissesto idrogeologico, il ddl introduce una forte semplificazione amministrativa: sarà il direttore della struttura competente a individuare gli interventi necessari, con immediata ricaduta sui tempi di attuazione e sul trasferimento dei fondi ai Comuni. Inoltre, sarà definito un regolamento regionale per stabilire le priorità di intervento.
Importanti modifiche anche alla legge 11/2015 per quanto riguarda l'uso delle acque: le concessioni potabili e irrigue scadute da meno di un anno potranno essere rinnovate tardivamente con procedura semplificata, applicando una sanzione ridotta rispetto ai casi di utilizzo senza titolo.
Nel campo delle attività estrattive, il disegno di legge consente la richiesta di nuove autorizzazioni al raggiungimento del 70% del volume scavato, mantenendo il vincolo sulla stessa sostanza minerale e senza incremento volumetrico. Introdotti anche criteri per identificare le sostanze strategiche.
Infine, il provvedimento amplia l'utilizzo dei volontari ambientali anche agli enti gestori delle aree protette, consente il trasferimento ai Comuni delle quote di canoni energetici incassate fino alla definizione di ricorsi pendenti, prevede contributi per nuove condotte di raccolta delle acque meteoriche, con avvisi gestiti dalla struttura competente in materia di difesa del suolo.
"Semplificazione, velocità decisionale e attenzione ambientale sono le direttrici che guidano il nostro lavoro" ha concluso Scoccimarro. ARC/AL/ma