Inaugurata a Trieste l'esposizione per ricordare lo studente milanese ucciso il 29 aprile di 50 anni fa Trieste, 29 apr - "Durante gli Anni di piombo l'espressione delle proprie idee poteva comportare perfino il rischio di morire, come avvenne nel caso dell'omicidio di Sergio Ramelli che questa mostra ricorda, del rogo di Primavalle a Roma e di molte altre tragedie consumatesi in quel periodo. L'iniziativa di oggi è importante per far conoscere alle nuove generazioni fatti che per troppi anni sono stati sottaciuti". Lo ha detto oggi l'assessore regionale alla Difesa dell'ambiente Fabio Scoccimarro, portando il saluto istituzionale all'inaugurazione della mostra "Il coraggio della libertà" organizzata a Trieste nella Sala Rovis della Società Ginnastica Triestina, in occasione dei 50 anni dalla scomparsa di Sergio Ramelli. I fatti ricordati si riferiscono al 1975, quando Ramelli - studente all'epoca 18enne militante nel Fronte della gioventù - venne assalito a Milano da un gruppo di militanti della sinistra extraparlamentare. Morì il 29 aprile di quell'anno, un mese e mezzo dopo l'aggressione. "Oggi purtroppo continuiamo ad assistere a deplorevoli episodi di intolleranza - ha rimarcato Scoccimarro ricordando, in particolare, i recenti disordini avvenuti a Trieste durante le celebrazioni dei 25 aprile e a Milano nel corso della commemorazione di Sergio Ramelli nella scuola che frequentava - . Un fenomeno tutt'altro che estinto: anzi, il grido di vecchi slogan e l'imbrattamento di muri e monumenti con frasi ingiuriose è ritornato di attualità - ha proseguito l'assessore - . È necessario educare i giovani a rispettare chi la pensa diversamente, condannando ogni forma di violenza". L'esposizione, ideata e curata da Guido Giraudo con le illustrazioni di Paola Ramella, sarà visitabile il martedì e il giovedì dalle 10 alle 13 su prenotazione (via mail all'indirizzo info@societaginnasticatriestina.it, telefonica al numero 040 360546, via Whatsapp al numero 333 9962129). ARC/PAU/al