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19.12.2024 18:21

Salute: Riccardi, Piano revisione rete oncologica strumento concreto

Trieste, 19 dic - "Il piano di revisione della Rete oncologica regionale vuole intervenire in modo graduale, attraverso una programmazione triennale, per affrontare le criticità di un sistema che soffre l'eccessiva frammentazione sul territorio e necessita di veder riorganizzato il proprio assetto. Mettiamo mano a un documento risalente al 1998, aggiornandolo sulla base del contesto e delle necessità attuali e mantenendo alta l'attenzione sulla qualità dei percorsi di cura, l'equità nelle opportunità di accesso per i pazienti e la sostenibilità per il sistema".

Lo ha detto oggi in III Commissione del Consiglio regionale l'assessore alla Salute Riccardo Riccardi, nel corso della discussione inerente al Piano della Rete oncologica regionale Fvg 2025-27 a cui ha partecipato anche il direttore sanitario della Ror Gianpiero Fasola.

"Siamo determinati a giungere a un risultato che ci consenta di garantire parità di accesso alle cure per tutti i cittadini e in condizioni di sicurezza - ha dichiarato Riccardi -. Per fare ciò è indispensabile rafforzare le sinergie nell'intero comparto sanitario del territorio e lavorare per eliminare i 'bollini rossi' segnalati dagli istituti a cui viene affidato l'esame del nostro sistema".

Secondo l'assessore, "la revisione della struttura ospedaliera passa attraverso la rete chirurgica e oncologica, dove particolare rilevanza assume la distinzione tra ospedali hub e spoke (e una precisa definizione dei rapporti tra questi) senza perdere di vista l'elemento della prossimità territoriale. Non a caso, il Piano triennale prevede espressamente di mantenere quanto più possibile vicine alla residenza del paziente oncologico le prestazioni che hanno caratteristiche di cronicità, con un approccio differente per le prestazioni occasionali e uniche nel percorso di cura. La concentrazione di determinate attività specialistiche in un numero di centri selezionati, in base a criteri riconoscibili, mira inoltre ad assicurare la migliore probabilità di ottenere i migliori esiti di cura per il paziente".

Il documento analizza i principali elementi critici dell'attuale assetto organizzativo della Ror, citando anche le rilevazioni contenute nel Rapporto Agenas 2023, e definisce linee e obiettivi strategici da attuarsi nei prossimi tre anni. In particolare, sono state individuate cinque priorità di intervento, che riguardano la strutturazione del Coordinamento della Ror, la ricostituzione del Sistema informativo oncologico regionale, l'allineamento aziendale e regionale sulle attività multidisciplinari e sui percorsi di cura, la riorganizzazione delle attività di chirurgia oncologica e la definizione di uno scenario previsionale a 3-5 anni. ARC/PAU/gg