Salute: Riccardi, Piano revisione rete oncologica strumento concreto
Trieste, 19 dic - "Il piano di revisione della Rete oncologica
regionale vuole intervenire in modo graduale, attraverso una
programmazione triennale, per affrontare le criticità di un
sistema che soffre l'eccessiva frammentazione sul territorio e
necessita di veder riorganizzato il proprio assetto. Mettiamo
mano a un documento risalente al 1998, aggiornandolo sulla base
del contesto e delle necessità attuali e mantenendo alta
l'attenzione sulla qualità dei percorsi di cura, l'equità nelle
opportunità di accesso per i pazienti e la sostenibilità per il
sistema".
Lo ha detto oggi in III Commissione del Consiglio regionale
l'assessore alla Salute Riccardo Riccardi, nel corso della
discussione inerente al Piano della Rete oncologica regionale Fvg
2025-27 a cui ha partecipato anche il direttore sanitario della
Ror Gianpiero Fasola.
"Siamo determinati a giungere a un risultato che ci consenta di
garantire parità di accesso alle cure per tutti i cittadini e in
condizioni di sicurezza - ha dichiarato Riccardi -. Per fare ciò
è indispensabile rafforzare le sinergie nell'intero comparto
sanitario del territorio e lavorare per eliminare i 'bollini
rossi' segnalati dagli istituti a cui viene affidato l'esame del
nostro sistema".
Secondo l'assessore, "la revisione della struttura ospedaliera
passa attraverso la rete chirurgica e oncologica, dove
particolare rilevanza assume la distinzione tra ospedali hub e
spoke (e una precisa definizione dei rapporti tra questi) senza
perdere di vista l'elemento della prossimità territoriale. Non a
caso, il Piano triennale prevede espressamente di mantenere
quanto più possibile vicine alla residenza del paziente
oncologico le prestazioni che hanno caratteristiche di cronicità,
con un approccio differente per le prestazioni occasionali e
uniche nel percorso di cura. La concentrazione di determinate
attività specialistiche in un numero di centri selezionati, in
base a criteri riconoscibili, mira inoltre ad assicurare la
migliore probabilità di ottenere i migliori esiti di cura per il
paziente".
Il documento analizza i principali elementi critici dell'attuale
assetto organizzativo della Ror, citando anche le rilevazioni
contenute nel Rapporto Agenas 2023, e definisce linee e obiettivi
strategici da attuarsi nei prossimi tre anni. In particolare,
sono state individuate cinque priorità di intervento, che
riguardano la strutturazione del Coordinamento della Ror, la
ricostituzione del Sistema informativo oncologico regionale,
l'allineamento aziendale e regionale sulle attività
multidisciplinari e sui percorsi di cura, la riorganizzazione
delle attività di chirurgia oncologica e la definizione di uno
scenario previsionale a 3-5 anni.
ARC/PAU/gg
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