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02.12.2024 14:09

Salute: Riccardi, entro l'anno adozione Rete oncologica regionale

L'assessore all'evento per i 40 anni del Cro di Aviano: esperienza straordinaria frutto di scelte coraggiose e lungimiranti Aviano, 2 dic - "L'esperienza del Cro di Aviano, frutto di precise e coraggiose scelte di una classe dirigente e di un intero territorio fatte oltre 40 anni fa, ci lascia in eredità una lezione importante: oggi dobbiamo guardare al futuro che la forza di prendere decisioni che per troppi anni non sono state assunte. Siamo chiamati entro la fine di quest'anno ad assumere scelte importanti: oltre alla legge di Stabilità (che prevede 184 milioni in più rispetto al consuntivo 2024 e oltre 100 milioni di nuovi investimenti), mi auguro che si possa giungere all'adozione, anche qui dopo troppi anni di discussioni, della Rete oncologica regionale. Una decisione determinante nel processo di riorganizzazione che troverà i suoi obiettivi nelle Linee di gestione per le aziende sanitarie per il 2025".
Lo ha detto questa mattina l'assessore regionale alla Salute e politiche sociali e disabilità Riccardo Riccardi, intervenendo alla celebrazione per i 40 anni di fondazione del Centro di riferimento oncologico di Aviano. "I quarant'anni di Cro di Aviano raccontati dai quarantenni di oggi": una giornata di dibattito e confronto - vi hanno partecipato i vertici dell'istituto, oltre al mondo delle imprese, dell'associazionismo e del volontariato del territorio che affiancano il centro oncologico - nel corso della quale si è ricordato il passato guardando ai nuovi orizzonti e alle sfide del futuro. "La Regione crede molto nel Centro di riferimento oncologico di Aviano - ha ribadito l'esponente della Giunta regionale - e la testimonianza più chiara è data dal fatto che soltanto negli ultimi anni abbiamo investito qui oltre 50 milioni di euro. I passaggi importanti che saranno attuati nei prossimi mesi - ha proseguito Riccardi - riguarderanno anche questo istituto e l'azienda sanitaria del Friuli occidentale, un binomio dal quale costruire un rapporto forte e strutturato con il sistema universitario e le altre aziende sanitarie della nostra regione proprio per renderlo più solido e in grado di progettare una prospettiva chiara per il futuro".
"Questo istituto - ha voluto sottolineare l'assessore individuando nel Cro un modello - ha compiuto già molti anni fa scelte importanti anche nel processo di umanizzazione delle cure, pensando non solo al paziente ma anche a chi lo circonda. Si tratta di una preziosa esperienza da cogliere in questa nuova fase che la sanità sta attraversando, caratterizzata dal calo delle nascite e dalla sempre maggiore domanda socio-sanitaria legata alle cronicità dei pazienti over-65, che ci mette di fronte alla necessità di dare risposte urgenti proprio sulle cronicità rispetto, per esempio, ai percorsi materno-infantili". L'assessore si è poi soffermato sulla legge di Stabilità che nei prossimi giorni arriverà in Consiglio regionale. "La Stabilità per il 2025 - ha ricordato - vede un aumento importante nella dotazione delle risorse economiche per la sanità con 184 milioni in più rispetto al consuntivo 2024. Una quota significativa di queste risorse sarà destinata al tema del capitale umano e delle politiche del personale per creare le condizioni migliori affinché tutti i professionisti di tutte le aziende sanitarie e degli Irccs possano lavorare al meglio". ARC/LIS/ma