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02.12.2024 13:20

Agricoltura: Zannier, ricerca applicata a casi concreti per imprese

Progetto 'smart crops' contribuisce a rendere aziende più sostenibili e a far conoscere con valutazioni oggettive il mondo della zootecnia Cividale del Friuli, 2 dic - "Dobbiamo proseguire ad applicare la ricerca a casi concreti per offrire alle imprese agricole un risultato che possa essere utilizzato nelle attività quotidiane oltre che per contrastare una comunicazione, spesso fuorviante e non oggettiva, sui sistemi zootecnici sul fronte, in particolare, delle interazioni ambientali. Il progetto 'smart crops' contribuisce a rendere le nostre imprese agricole ancora più sostenibili, una sostenibilità che deve essere ambientali ma anche economica, e a far conoscere con valutazioni oggettive il mondo della zootecnia".
Lo ha detto l'assessore regionale alle Risorse agroalimentari Stefano Zannier, in occasione del convegno sul progetto 'smart crops' dal titolo 'Valutazione della sostenibilità di piani colturali alternativi, delle performance zootecniche e dell'attitudine casearia del latte derivanti da razioni alimentari a base di foraggi a basso input' che si è tenuto oggi nella sede dell'Isis Paolino d'Aquileia a Cividale del Friuli.
L'esponente della Giunta Fedriga ha sottolineato l'obiettivo dei soggetti coinvolti nel progetto (Ersa, Regione Fvg, Università degli Studi di Padova) ovvero "rendere disponibili risultati di sperimentazioni capaci di consentire alle aziende agricole di comprendere come si possano compiere attività con modalità diverse ottenendo redditività e sostenibilità".
Nel dettaglio, lo scopo del progetto, come è emerso nel corso del convegno, è stato quello di individuare colture più resistenti alla siccità, che richiedano bassi apporti idrici per maggiore sostenibilità e minori costi. Il progetto, giunto alla seconda di tre annualità, mira alla valutazione della sostenibilità di piani colturali alternativi, delle performance zootecniche e dell'attitudine casearie del latte derivanti da razioni alimentari a base di foraggi a basso input. Gli studenti hanno potuto conoscere le caratteristiche delle colture scelte per la prova, ovvero il miglio, il sorgo e la soia, le consociazioni, le tecniche di raccolta, i macchinari utilizzati e la modalità di stoccaggio e conservazione di questi foraggi, che poi sono stati testati come alimenti.
I risultati, curati da Lucia Bailoni, Nadia Guzzo, Sheyla Arango dell'Università degli Studi di Padova - Dipartimento di Biomedicina Comparata e Alimentazione, hanno evidenziato come sia possibile una sostituzione parziale del silomais con altri insilati in particolare l'insilato di sorgo che ha prodotto effetti positivi sulla qualità del latte e dei formaggi oltre che il miglioramento del benessere degli animali emersa dalla buona ruminazione degli stessi che rappresenta uno degli indici di benessere. A questo si aggiunge poi la sostenibilità ambientale: è stato infatti rilevato come sia possibile abbassare il consumo di acqua per le coltivazioni, ridurre gli input dal punto di vista della concimazione e degli antiparassitari con conseguenze positive sulla qualità dei terreni. In sintesi, si è ottenuta una migliore sostenibilità riducendo i costi di produzione rendendo l'impresa meno vulnerabile agli eventi meteo e aumentato la sostenibilità ambientale.
Zannier ha poi valorizzato il legame speciale che la Regione, ed in particolare la direzione delle Risorse agroalimentari, ha con tutti gli Istituti agrari sottolineando la valenza di poter contare su un'Azienda di istituto agrario capace di offrire qualificati e variegati settori formativi e produttivi, dove gli studenti hanno la possibilità di seguire processi trasformativi e apprendere conoscenze specialistiche, operando in azienda direttamente a livello pratico e osservando la sequenza delle fasi dei cicli vegetativi e produttivi.
"Poter disporre di questo sistema - ha precisato Zannier - significa poter avere un comparto agricolo al passo con i tempi. L'Amministrazione regionale è consapevole dell'importanza di quanto sia determinante in quest'ottica il sostegno di questi istituti soprattutto in termini di investimenti. L'apertura delle aziende agricole all'interno di queste realtà è un grande vantaggio: permette ai ragazzi di prepararsi al futuro per dare loro la miglior formazione possibile".
Presenti, fra gli altri, anche il dirigente scolastico dell'Isis Paolino d'Aquileia, Simone Paliaga, la responsabile dell'Ufficio scolastico regionale Daniela Beltrame ed Emanuela Blancuzzi direttore del Servizio promozione e diversificazione comparti agroalimentare e zootecnico dell'Agenzia regionale per lo sviluppo rurale Ersa. ARC/LP/ma