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12.09.2024 14:44

Cultura:Anzil, Eureka candida Fvg a vetrina nazionale imprese creative

Presentata a Roma la fiera che si terrà a Pordenone
Roma, 12 set - "Eureka 2024 rappresenta una vetrina unica per la valorizzazione della cultura e dei prodotti creativi come settore economico fondamentale per il sistema Paese. La Regione Friuli Venezia Giulia ha puntato con decisione sulla cultura, creando nuove opportunità di lavoro, sinergia e innovazione. Con Eureka intendiamo dare concretezza a questa visione, offrendo un palcoscenico di rilievo a tutte le imprese italiane che operano nel settore e favorendo la nascita di nuove collaborazioni anche a livello nazionale e internazionale".
È quanto ha dichiarato il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia, con delega a cultura e sport, Mario Anzil, a Roma, nella sede della Regione, nel corso della conferenza stampa di presentazione di Eureka, la Fiera Nazionale della Cultura e della Creatività in programma il 29 e 30 ottobre 2024 alla Fiera di Pordenone.
L'iniziativa, giunta alla seconda edizione, è promossa dalla direzione Cultura e sport della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, ha il patrocinio della Conferenza delle Regioni e delle Provincie Autonome ed è realizzata grazie alla collaborazione di Pordenone Fiere, partner organizzativo. Alla presentazione hanno preso parte, tra gli altri, anche il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, e il presidente di Pordenone Fiere Renato Pujatti.
"Eureka 2024 risponde ad una visione che la Regione si è data in campo culturale, ovvero una rinascita volta a migliorare la qualità della vita della comunità regionale, con un approccio pluralista e polifonico. Ecco perché la fiera vuole essere uno spazio di confronto e crescita per le imprese culturali e creative italiane, ma si apre anche a soggetti economici dei territori vicini come Austria e Slovenia", ha evidenziato il vicegovernatore.
"Non è un caso - ha aggiunto Anzil - che la fiera si svolga a Pordenone dove tra pochi giorni si terrà PordenoneLegge, uno dei più grandi festival nazionali del libro e della lettura, e dove la cultura ha stretto da tempo forti sinergie con il mondo imprenditoriale".
"Inoltre - ha aggiunto Anzil - il Friuli Venezia Giulia è al sesto posto tra le regioni italiane, addirittura prima di Lazio, Piemonte e Veneto, per incidenza della spesa culturale delle famiglie: il 4,1 per cento sul totale della spesa media mensile, con quasi 108 euro al mese spesi in questo settore, a dimostrazione che gli investimenti pubblici regionali hanno inciso sulla ripresa post pandemia. Tanto che nella finanziaria 2024 sono inseriti oltre 100 milioni di euro per il settore cultura e sport".
Saranno un centinaio gli stand che il 29 e 30 ottobre ospiteranno singole imprese culturali e creative, collettive di associazioni di categoria, gruppi di start-up e distretti industriali da tutto il Friuli Venezia Giulia ma anche da altre Regioni italiane. I settori in cui operano gli espositori sono i più vari: agenzie di marketing, video maker, creatori di contenuti multimediali, musei, teatri, associazione culturali, scuole di circo, di musica e di teatro solo per citare alcuni dei settori merceologici presenti in fiera
Uno speciale spazio all'interno della manifestazione è dedicato agli incontri bilaterali tra i visitatori e le imprese culturali e creative presenti in fiera, oltre a convegni con esperti del settore.
In Italia, secondo i dati Unioncamere, il settore cultura ha prodotto 302mila contratti di lavoro nel 2023, con una crescita dell'8% sul 2022. A questi si aggiunge il Turismo culturale con ulteriori 445mila contrattualizzati. Sono 60mila le imprese culturali nel Paese, con 700mila addetti impiegati nel reparto culturale creativo, che esprime forti competenze nel digitale e nell'innovazione.
In questo contesto il Friuli Venezia Giulia ottiene il terzo posto per rapporto tra totale del numero di imprese e imprese creative e Trieste è la quarta città italiana in questa classifica. In regione operano 5mila imprese culturali-creative nei settori della musica, dell'audiovisivo della tutela e valorizzazione del patrimonio culturale, che producono 2 miliardi di euro. ARC/SSA/gg