Sicurezza: Regione, su immigrazione no incontri di parte nelle scuole
Trieste, 15 mag - La denuncia della estrema gravità
rappresentata dal fatto che, all'interno di uno spazio pubblico
come una scuola, a dei giovani studenti, su un tema estremamente
complesso come l'immigrazione irregolare, venga offerta una
visione univoca della realtà, argomentata da chi riceve soldi
pubblici per gestire l'emergenza e da chi potrebbe essere
arrivato illegalmente in Italia. Da qui alcune domande che
esigerebbero una risposta, tra cui: l'evento era previsto
dall'offerta formativa? Sono stati consultati gli organi
collegiali e le famiglie degli alunni? E infine, è stata valutata
l'opportunità di organizzare un incontro così politicamente
orientato in piena campagna elettorale?
Questo il concetto espresso oggi dagli assessori regionali
all'Istruzione e alla Sicurezza in merito all'incontro sul tema
delle migrazioni e dell'accoglienza organizzato dall'Istituto
comprensivo Italo Svevo di Trieste e previsto per martedì 21
maggio. A interloquire con gli studenti (classi seconde e terze)
sono stati invitati un rappresentante dell'Ics (Consorzio
italiano di solidarietà) e un migrante.
Come hanno spiegato gli esponenti della Giunta regionale, una
scuola pubblica su un argomento come l'immigrazione dovrebbe
offrire una rappresentazione della realtà riportata primariamente
dalle istituzioni che hanno competenza in materia: la Prefettura
sull'accoglienza, la Polizia sui flussi irregolari e sul rilascio
dei permessi, il Comune sulla gestione dei minori non
accompagnati, la Regione sulle norme di settore.
Alla luce di queste considerazioni gli assessori hanno annunciato
di voler chiedere un approfondimento al responsabile dell'Ufficio
scolastico regionale.
ARC/GG/ma
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