Il vicegovernatore a Dresda all'inaugurazione dell'Archivio
Dresda, 4 mag - La creazione di una connessione tra la
Germania e il Friuli Venezia Giulia, e più in particolare tra la
città di Dresda - con il valore culturale e storico che
rappresenta - e il comprensorio espositivo di Villa Manin. Questo
il significato di un progetto che configura una presenza
permanente all'interno dei prestigiosi spazi museali di
Passariano dedicato al patrimonio della grande e inestimabile
collezione di Egidio Marzona.
È, in sintesi, il concetto espresso oggi al Japanisches Palais di
Dresda, in Germania, dal vicegovernatore con delega alla Cultura
il quale, accompagnato dal direttore di Villa Manin Guido Comis,
ha rappresentato la Regione all'inaugurazione ufficiale
dell'Archivio Marzona, alla presenza del presidente del Land
della Sassonia Michael Kretschmer. Tra gli altri rappresentanti
istituzionali del Friuli Venezia Giulia, oltre all'esponente
della Giunta regionale, erano presenti all'evento anche il
sindaco di Verzegnis, l'assessore ai Lavori pubblici del Comune
di Tolmezzo e Marino Corti in rappresentanza della Fondazione del
Museo Gortani.
Come ha sottolineato il vicegovernatore, l'occasione di questo
appuntamento a Dresda è preziosa perché ne è scaturita un'idea
condivisa con lo stesso Marzona, il quale ha già un consolidato
rapporto con il Friuli in considerazione dell'esperienza dell'Art
Park di Verzegnis.
L'opportunità è quella di riscoprire, in chiave attuale, la
relazione storica e culturale tra il Friuli Venezia Giulia e
questa parte di Europa, attraverso uno scambio privilegiato di
flussi di persone capace di allargarsi oltre al fattore del
turismo estivo, per generare anche un movimento alimentato
dall'interesse e dall'attrazione generati dalla cultura.
Il patrimonio di questa collaborazione, come ha spiegato
l'esponente dell'Esecutivo regionale, è costituito dal milione e
mezzo circa di opere, documenti e oggetti facenti parte della
collezione di Egidio Marzona e tutti riconducibili alle
avanguardie artistiche del Novecento.
Ciò, come ha rimarcato il vicegovernatore, si collega a una
visione improntata al dialogo transfrontaliero di una regione che
vuole relazionarsi nell'ottica di diventare sempre più
protagonista nello scenario centroeuropeo. A tal riguardo, come
insegna la storia, sono proprio i movimenti di avanguardia ad
essere una delle chiavi di accesso a questa visione, nella quale
il Friuli Venezia Giulia ha da ricavare solo che benefici.
Infine, nel corso della cerimonia il vicegovernatore ha
ringraziato Marzona per quanto fatto in questi anni in Friuli: un
rapporto partito dalla riscoperta delle sue radici familiari e
sviluppatosi poi nella valorizzazione del binomio arte e natura
con il 'Prato d'Arte' di Verzegnis.
ARC/GG/al
Gli spazi dell'archivio Marzona a Dresda