Patrimonio/demanio: snellita la cessione di beni in aree svantaggio
Durata quinquennale dei canoni delle concessioni demaniali
marittime regionali: lo prevede il ddl multisettoriale
Trieste, 30 apr - Possibilità di cedere i beni regionali in
zone di svantaggio (come beni in area montana o terreni agricoli
non utilizzati) in base al valore catastale anziché al valore di
mercato: è una delle principali novità del ddl multisettoriale
evidenziata in Aula dall'assessore al Patrimonio e Demanio.
Si tratta di una misura finalizzata a favore gli insediamenti
privati e la rigenerazione di aree meno appetibili. Secondo una
clausola, nel caso in cui il valore catastale sia pari a zero il
valore minimo di vendita sarà equivalente a un massimo del 60 per
cento del valore di mercato. Per quanto riguarda i fondi
interclusi, i piccoli appezzamenti che si trovano tra diverse
proprietà, l'Amministrazione potrà andare direttamente a
trattativa privata, senza dover passare attraverso un'asta, fino
a un valore massimo del bene di 50 mila euro.
Un altro provvedimento messo in risalto dall'assessore snellisce
l'operatività degli enti locali, i quali ottengono la possibilità
di cedere gratuitamente immobili di loro proprietà a favore
dell'Amministrazione regionale.
Novità per quanto riguarda i canoni delle concessioni demaniali
marittime regionali: avranno durata quinquennale, alla luce delle
modifiche regolamentari già apportate. Un altro aspetto del ddl
multisettoriale prevede l'incameramento dei beni inamovibili del
demanio marittimo da parte della Regione nei casi in cui venga
riconosciuto l'interesse pubblico del bene: sarà una commissione
a valutare se il bene potrà essere incamerato oppure se il
precedente concessionario, prima della nuova concessione, sarà
tenuto a eliminarlo.
Alienazione dei beni del demanio idrico regionale per i quali è
stata accertata la cessazione della funzionalità idraulica e
disposta la sdemanializzazione: l'autorizzerà il direttore
centrale della struttura regionale competente. Sempre in tema di
demanio, per favorire riprese cinematografiche e spot non saranno
richieste concessioni o canoni fino a 20 giorni di lavorazione
anche non continuativi.
Infine, vengono demandate ad Arpa le procedure per l'accertamento
delle conformità ai limiti di campo elettromagnetico dei progetti
in materia di telecomunicazioni ed energia, rafforzando così -
secondo quanto indicato dall'assessore - il ruolo di regolazione
e controllo dell'Agenzia regionale per la protezione
dell'ambiente.
ARC/PPH/gg
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