Wartsila: ricorso Regione, primo in tema di delocalizzazioni
Pordenone, 5 set - Il ricorso presentato dalla Regione Friuli
Venezia Giulia lo scorso 3 settembre contesta la carenza di
alcuni elementi della procedura avviata da Wartsila per giungere
alla chiusura della produzione e ai conseguenti licenziamenti. Il
ricorso è anche finalizzato a porre in dubbio la costituzionalità
della norma in materia di procedure di delocalizzazione.
E' in sintesi quanto sottolineato oggi dall'assessore regionale
al Lavoro rispetto al provvedimento che l'Amministrazione
regionale ha depositato sabato scorso per contrastare le
intenzioni della società riguardo allo stabilimento di San
Dorligo della Valle.
Viene contrastata con forza, come ha evidenziato l'esponente
della Giunta regionale con la delega al Lavoro, la procedura
avviata ma soprattutto il comportamento di Wartsila che potrebbe
costituire un grave precedente per tutti i processi di
delocalizzazione che dovessero essere messi in atto da qui in
avanti in Italia.
Dal primo giorno in cui c'è stato l'annuncio dello stop agli
impianti di Bagnoli della Rosandra, la Regione Friuli Venezia
Giulia, come ricordato dall'assessore, ha chiesto alla società
multinazionale il ritiro della procedura rispetto alla
delocalizzazione produttiva e al licenziamento di 451 persone.
Una richiesta avanzata - come ribadisce oggi l'esponente
dell'Esecutivo alla vigilia del prossimo incontro al ministero
dello Sviluppo economico chiesto dal Governatore della Regione e
previsto per mercoledì - a difesa del territorio e a difesa della
capacità competitiva italiana. Oltre che a tutela del valore del
lavoro a livello europeo.
Il ricorso presentato dalla Regione rappresenta una novità
assoluta a livello nazionale nell'ambito delle procedure di
delocalizzazione delle grandi imprese e contesta da un punto di
vista procedurale la scelta di Wartsila e, come sottolineato
dall'esponente della Giunta, dal punto di vista normativo la
costituzionalità della stessa procedura.
Per la prima volta in sede giurisdizionale la Regione avvia
direttamente un'azione volta a tutelare il lavoro in tutte le sue
forme ed applicazioni. Sempre facendo riferimento al ricorso
depositato dalla Regione, l'assessore al Lavoro ha evidenziato
come l'iter procedurale avviato da Wartsila abbia violato il
diritto all'informazione della Regione Friuli Venezia Giulia.
La procedura così come è attualmente in essere, è quanto
denunciato dalla rappresentante della Giunta, impedisce di fatto
di praticare tutte le prerogative a difesa dei livelli
occupazionali e produttivi del territorio regionale in cui
l'impresa è insediata.
ARC/LIS/gg
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