Trieste, 8 feb - "Il massacro delle foibe non fu un atto di una
parte politica contro l'altra, ma un'azione spietata contro il
popolo italiano. Per lungo tempo queste vicende sono state
dimenticate, ma non per questo hanno cessato di esistere. Grazie
al lavoro di 'pochi' quei tragici eventi sono stati portati
all'attenzione della memoria pubblica: le foibe e l'esodo
giuliano-dalmata appartengono così oggi alla memoria dell'Italia
intera".
Lo ha affermato a ridosso delle celebrazioni per il Giorno del
Ricordo, l'assessore regionale all'istruzione Alessia Rosolen, la
quale ha voluto ringraziare "le Autorità e gli studenti delle
scuole del Friuli Venezia Giulia che porteranno il proprio
contributo alla ricorrenza del 10 febbraio. Seppur con il ritardo
che separa la ricerca storica dall'insegnamento nelle scuole, le
vicende del nostro confine orientale, nonostante persistano
ancora tentativi di negazione, trovano finalmente spazio nei
libri di testo e in attività di divulgazione storica per il largo
pubblico".
"Ne sono una conferma - ha proseguito Rosolen - i progetti
selezionati attraverso il bando di finanziamento regionale per il
Giorno del Ricordo che testimoniano l'impegno e l'interesse di
amministratori locali, studenti e docenti che hanno saputo
costruire, a latere delle celebrazioni ufficiali, attività
funzionali alla riflessione e alla costruzione di una memoria
condivisa".
Si tratta della terza edizione del bando con cui
"l'Amministrazione regionale ha voluto, attraverso la Legge
regionale sull'istruzione, istituzionalizzare la memoria; per
rilanciare il ruolo educativo e formativo della scuola e per
garantire verità e consapevolezza storica". A tal riguardo, ha
aggiunto l'assessore, "sono stati stanziati 168mila euro con i
quali abbiamo finanziato 13 progetti destinati agli studenti di
oltre 50 istituti scolastici del Friuli Venezia Giulia".
Un quadro di appuntamenti completo che include mostre virtuali,
visite guidate alla foiba di Basovizza e al Museo della civiltà
istriana, fiumana e dalmata, un premio letterario internazionale
e opere teatrali. Tra queste ultime, per le scuole di San
Quirino, lo spettacolo "Mili muoi, l'esodo dei mei" che narra le
storie di fughe via mare e via terra con testimonianze dirette
sull'esodo giuliano dalmata. A Monfalcone, invece, andrà in scena
"Il sentiero del padre": un viaggio tra i segreti delle foibe
carsiche che racconta la storia di un bambino che insieme al papà
si è visto costretto ad abbandonare la propria città per evitare
l'infoibazione e le violenze attuate contro gli italiani dal 1943
al 1947.
"Non c'è luogo più adatto della scuola - ha concluso Rosolen -,
per scongiurare l'assenza di memoria e il negazionismo e per
fornire alle generazioni future quegli anticorpi di cui una
democrazia necessita per riconoscere i pericoli che la
minacciano".
ARC/COM/ma
L'assessore regionale all'Istruzione Alessia Rosolen
Foto Regione FVG