Acquacoltura: Zannier, modello sostenibilità deve essere equilibrato
Trieste, 8 ott - "Le teorie sulla produzione biologica ritenute
valide su scala mondiale possono produrre effetti molto
contrastanti quando vengono calate sui nostri territori.
L'acquacoltura, per esempio, è un settore che da una parte viene
incentivato e dall'altra finisce per essere inserito in programmi
internazionali che puntano a una drastica riduzione del consumo
di pesce e carne e alla loro sostituzione con le proteine
vegetali. Per ottenere invece un risultato equilibrato è
fondamentale che la sostenibilità sia certamente ambientale ma
anche sociale ed economica". Lo ha affermato oggi l'assessore alle Risorse agroalimentari,
Stefano Zannier, intervenendo al workshop "Acquacoltura
sostenibile dal locale al globale". "Senza una sostenibilità improntata all'equilibrio - ha aggiunto
Zannier - il rischio concreto è che le imprese finiscano per
chiudere o non siano in grado di ridistribuire il reddito. Non
sempre, infatti, la protezione totale e assoluta delle attività
rappresenta una garanzia per la tutela della biodiversità". "I problemi in settori strategici per il nostro Paese come
l'acquacoltura e la pesca continueranno a presentarsi finché,
all'interno dei programmi europei, le Regioni saranno considerate
organismi intermedi privi di potere decisionale - ha sottolineato
l'esponente della Giunta -. Spesso gli obiettivi della
programmazione comunitaria sono condivisibili nella loro
impostazione generale ma diventano impraticabili sul territorio
non appena ci troviamo di fronte a una mancata corrispendenza
delle caratteristiche anche di un solo parametro". "L'esempio più recente - ha ricordato Zannier - sono le
compensazioni Covid. Molti operatori della pesca non hanno potuto
accedere a queste risorse proprio a causa di un parametro scelto
a livello nazionale ma non applicabile sul locale". "In Friuli Venezia Giulia, per affrontare le diverse
problematiche di questi comparti, abbiamo iniziato a mettere
insieme le conoscenze e le competenze, dando vita a un gruppo di
lavoro interdirezionale che opera in stretta collaborazione con
gli operatori. Una impostazione - ha affermato l'assessore - che
potrebbe essere seguita anche per realizzare una banca dati
dedicata alle ricerche del settore con il coinvolgimento dei
soggetti che portano avanti questi studi". "Per ottenere i risultati attesi da tutti - ha concluso Zannier -
resta comunque strategico definire sia la tipologia di
sostenibilità da seguire che il modello che consenta all'intero
sistema di essere efficace in condizioni diverse in ogni singolo
contesto amministrativo".
ARC/RT/ma
L’assessore alle Risorse agroalimentari, Stefano Zannier, intervenendo al workshop "Acquacoltura sostenibile dal locale al globale".
Header
contenuto
Attenzione!
Il sito è ottimizzato per le versioni recenti dei browser più utilizzati.