Udine, 1 set - Un esempio e un modello di squadra, quello della
Pattuglia acrobatica nazionale, un simbolo, che prende il nome di
Frecce Tricolori, legato da decenni alla nostra terra e alla
nostra gente, perché l'immagine acquisita nel mondo intero viene
sempre assimilata al Friuli Venezia Giulia, la realtà dove sono
ospitate e dov'è nata questa pattuglia acrobatica, ma sono stati
gettati i semi del volo acrobatico in generale, fin dai primi
decenni del secolo scorso. Frecce Tricolori è sinonimo di
tenacia, abnegazione, sacrificio, capacità di integrarsi e
condividere con i compagni di volo le fasi non semplici
dell'addestramento come quelle dell'esibizione, del volare in
coro, contrassegnate dalla tensione dell'essere per alcuni minuti
sotto gli occhi di tutti.
Questo il concetto espresso oggi dall'assessore regionale alle
Attività produttive con delega al Turismo che è intervenuto a
Udine, nella Chiesa di San Francesco, a portare il saluto della
Regione alla inaugurazione della mostra fotografica '60 anni con
le Frecce Tricolori', che sarà visitabile da domani.
Sono sentimenti, come ha sottolineato l'esponente della Giunta
regionale, che debbono ispirare anche i nostri giovani, e per i
quali la Regione ha scelto le Frecce Tricolori quale sinonimo e
simbolo della promozione turistica. Perché più di altri elementi
comunque forti e caratterizzanti della nostra realtà, si
identificano con il Friuli Venezia Giulia, con la sua gente, con
un territorio ricco di attrattive e di per sé accogliente. Un
simbolo anche dell'identità e dell'appartenenza, perché le Frecce
Tricolori sanno scaldare i cuori dei nostri cittadini, ma anche
dei corregionali nel mondo, quando sorvolano città e realtà sede
di esibizione o di eventi importanti, stendendo nell'aria il
manto Tricolore dei fumi dei loro aerei che si staglia
sull'azzurro del cielo. Un'immagine di efficacia e di eleganza,
accompagnato da valori forti: è questo il modello che meglio si
addice ad accompagnare il marchio turistico del Friuli Venezia
Giulia.
Mostra, allestita dall'Istituto regionale di promozione e
animazione culturale (Irpac) in collaborazione con la Regione,
Promoturismo FVG, il Comune di Udine e la Fondazione Friuli, alla
quale hanno preso parte tra gli altri il Comandante delle Frecce
Tricolori, e il generale e comandante della Prima Regione aerea e
del Comando Forze da Combattimento, che si compone di 80 pannelli
fotografici di grandi dimensioni sui quali sono riprodotti i
momenti della vita di ogni giorno della PAN; nella base di
Rivolto, in volo, nei luoghi di esibizione.
Ma anche la storia, dal 1° marzo 1960, giorno della creazione di
un reparto dedicato all'acrobazia aerea, le manovre, gli
equipaggiamenti, la manutenzione, i volti dei piloti che ne hanno
contrassegnato l'attività a livello mondiale, nonché alcuni
filmati con le più recenti manifestazioni e i sorvoli della
Pattuglia Acrobatica.
In Friuli, è stato anche detto, l'origine del volo da caccia,
oltre a quello acrobatico, è stata scritta da Francesco Baracca,
e dal suo velivolo, poi dalla sua squadra del Cavallino Rampante,
tuttora simbolo di successo.
ARC/CM/gg