Corno di Rosazzo, 25 ago - Un ruolo determinante per la
produzione vitivinicola ma anche per la tutela e valorizzazione
del territorio si ritrova nella figura dell'enologo, che ha il
compito di assicurare al processo di realizzazione dei prodotti
enologici, dalla coltivazione del vigneto alla diffusione delle
bottiglie sul mercato di collocazione, un percorso atto a
garantire una qualità sostenibile e il successo tra i consumatori
e i degustatori, dai quali può trarre giovamento l'economia del
Friuli Venezia Giulia.
È quanto è stato detto alla convention annuale Prevendemmiale
dell'Assoenologi FVG, presente l'assessore regionale alle Risorse
agroalimentari e forestali, assieme al presidente nazionale della
categoria, occasione per fare il punto sull'andamento della
campagna viticola in corso, sulle prospettive, le eventuali
criticità, le potenzialità di eccellenza, ma anche per sviluppare
alcune riflessioni sulle strategie e gli obiettivi dell'intero
pianeta vino regionale, con riflessi anche sul mondo rurale.
L'evento, tenutosi a Corno di Rosazzo a Villa Clabassi Nachini,
ha visto una folta partecipazione dei tecnici del mondo
vitivinicolo del Friuli Venezia Giulia, ma anche dei vertici
delle realtà locali, regionali, delle realtà vicine, anche perché
questa edizione permetteva di aprire una finestra sull'andamento
del settore in un periodo complesso quale quello attraversato
dalla pandemia.
I temi principali affrontati dai qualificati relatori ruotavano
attorno al concetto che il vino risulta essere sempre di più un
ambasciatore delle carature e della qualità del territorio e
della realtà di produzione. Realtà nella quale la necessità di
coesione, del saper fare sistema risultano essere ancor di più
oggi gli elementi cardine per la tenuta e la crescita di un
settore che in certi segmenti ha ancora spazi di espansione, come
quelli del Prosecco Doc e del Pinot Grigio.
Occorre però che l'intera filiera enologica si impegni, sempre
più unita, per consolidare e rafforzare il livello di qualità,
già alto, e sia capace di affermare l'immagine del prodotto vino
del Friuli Venezia Giulia nel mondo.
Per raggiungere questo traguardo serve poter essere in grado di
affrontare e superare il confronto con le altre realtà di
produzione, che hanno ormai consolidato la loro immagine.
Per favorire questo processo, la Regione è disponibile a fornire
un sostegno mirato, nella consapevolezza che dovranno essere
sempre le aziende e i loro Consorzi a voler investire con
convinzione nella promozione, in quanto le istituzioni non si
potranno sostituire alla loro capacità di conoscere e
interpretare i mercati e le tendenze. Tendenze spesso determinate
da una non approfondita conoscenza delle specificità di un
settore articolato e complesso qual è la vitivinicoltura, e
proprio gli enologi possono favorire le stesse aziende, ma anche
gli enti pubblici e i consumatori, nell'affermazione di una
cultura del territorio, attraverso la quale il vigneto Friuli
Venezia Giulia non potrà che vincere ancor nuove sfide.
ARC/CM/pph