Rosolen: misure regionali protezione lavoro funzionano
Trieste, 5 ago - "Nonostante la fase difficile che stiamo
attraversando, le imprese del Friuli Venezia Giulia dimostrano
una notevole capacità in termini di resilienza nel post-pandemia.
Il sistema imprenditoriale regionale sta tenendo: una buona parte
delle imprese ha rilevato addirittura un miglioramento dei
ricavi, con ottime previsioni per la fine dell'anno".
Lo ha evidenziato l'assessore regionale alle Attività produttive
e Turismo Sergio Emidio Bini alla luce dei dati emersi dalla
prima tranche di monitoraggio sul tessuto imprenditoriale
regionale, relativa al primo trimestre 2021.
L'indagine, svolta dall'Istituto di ricerca Format Research, è
stata commissionata da Agenzia Lavoro & SviluppoImpresa in
stretto raccordo con le direzioni competenti in materia di lavoro
e attività produttive e ha coinvolto, con interviste telefoniche,
un campione statisticamente rappresentativo dell'universo delle
imprese regionali (agroalimentare, sistema casa, smart health,
acciaio, automotive, cantieristica e nautica, metalmeccanica,
commercio al dettaglio non alimentare, logistica e trasporti e
Ict).
Tra i principali risultati dell'indagine, oltre il 14% delle
imprese ha stimato un miglioramento rispetto all'andamento dei
ricavi, con previsioni di ulteriore incremento per la fine del
2021 (+16% in termini di variazioni percentuali). Circa il 97%
delle imprese ha dichiarato di rimanere aperta (di cui il 49,1%
seppure con qualche difficoltà). Il 16,5% delle imprese
intervistate ha dichiarato di avere svolto attività di ricerca e
sviluppo nel corso dell'ultimo biennio, soprattutto quelle
operanti nella Metalmeccanica e nello Smart Health. Oltre il 47%
delle imprese della manifattura intervistate ha reso noto di
avere effettuato investimenti nel corso dell'ultimo biennio,
mentre quelle che investiranno nel prossimi due anni è in aumento
al 23,6%.
Il 24,1% delle imprese della manifattura intervistate ha
dichiarato di aver dovuto rinunciare ad investire a causa della
mancanza di risorse finanziarie, mentre le misure adottate dalla
Regione hanno sicuramente mitigato gli effetti della pandemia
sull'occupazione. Tuttavia, le imprese temono una riduzione degli
occupati pari al -3% da qui alla fine dell'anno.
Da parte delle imprese emerge in maniera significativa un
fabbisogno in termini di servizi di accompagnamento, e in
particolare per l'ideazione dei progetti, per il disbrigo delle
pratiche burocratiche, per richiedere incentivi e per
incrementare la digitalizzazione. A tale fine Agenzia Lavoro &
SviluppoImpresa ha promosso l'istituzione del Team per la
ripresa: un gruppo di professionisti qualificati, appartenenti ad
Agenzia Lavoro & SviluppoImpresa, Cata, Catt Fvg, Confindustria e
Confapi, che operano in sinergia per soddisfare le richieste di
informazione e di supporto che arrivano quotidianamente
all'Agenzia, in relazione all'utilizzo delle numerose opportunità
messe a disposizione dalla Regione.
L'indicatore relativo al fabbisogno finanziario emerso si attesta
al 43,2, mentre segnali incoraggianti provengono anche dalla
previsione per i prossimi mesi (+7% la variazione percentuale).
Rimane buona anche la risposta del sistema del credito con oltre
il 34% delle imprese che ha effettuato richiesta di credito; tra
queste il 71,5% delle imprese ha visto accolta la propria
domanda, il 10,7% risulta ancora in attesa alla data
dell'intervista.
Per quanto riguarda l'impiego di nuovo personale, il 22,1% delle
imprese ha dichiarato di avere ricercato determinati profili
professionali negli ultimi 24 mesi. In prevalenza
artigiani/operai e professionisti qualificati nelle attività
commerciali e nei servizi. Oltre il 17% delle imprese, con
riferimento all'assunzione di nuovo personale chiede come titolo
di studio la laurea, il 39,2% la qualifica di formazione
professionale. La flessibilità e capacità di adattamento,
l'autonomia e la capacità di lavorare in team sembrano essere le
competenze maggiormente richieste oggi oltre a quelle
specialistiche. Oltre il 43% delle imprese intervistate ha
dichiarato che da qui al prossimo anno avrà delle esigenze in
termini di formazione delle risorse umane, in prevalenza su
tecnologie di produzione e corsi sulla sicurezza.
I contributi a favore dei settori (ricettivo, turistico,
commercio, artigiano e servizi) a ristoro dei danni causati dal
Covid e i contributi per l'abbattimento dei canoni di locazione
sono risultate le misure più conosciute. Le imprese che risultano
meno soddisfatte delle misure anticrisi di cui hanno usufruito
hanno necessità di essere detassate e di avere un supporto per
abbassare i costi fissi aziendali.
"L'indagine - ha sottolineato Bini - mostra la soddisfazione da
parte delle imprese in merito alle misure erogate dalla Regione
per far fronte all'emergenza sanitaria e conferma il grande
lavoro compiuto dall'amministrazione regionale in questi mesi
difficili".
"I dati di questa ricerca - ha commentato l'assessore regionale
al Lavoro Alessia Rosolen - confermano che le misure di
protezione attuate per contrastare gli effetti del Covid-19 e le
misure regionali a favore delle politiche attive del lavoro hanno
funzionato per mitigare gli effetti negativi sull'occupazione.
Ricordo che il saldo occupazionale in Friuli Venezia Giulia, nel
primo semestre dell'anno, resta positivo rispetto allo stesso
periodo del 2020.
"Per tutelare i livelli occupazionali e ricollocare quanti hanno
perso il posto di lavoro - ha concluso Rosolen - occorre
proseguire nel percorso di rafforzamento delle politiche attive
del lavoro e dare attuazione al Piano straordinario di
rafforzamento dei centri per l'impiego per il quale
l'Amministrazione regionale ha già stanziato 24 milioni di euro
per migliorare le infrastrutture e assumere nuovo personale
formato e qualificato".
ARC/Com/pph/gg
L'assessore regionale alle Attività produttive Sergio Emidio Bini
Foto Regione FVG