Udine, 18 giu - Tre titolari d'impresa segnalati all'Autorità
giudiziaria e decine di violazioni amministrative contestate per
un totale di circa 50mila euro sono il risultato di un'attività
di accertamento e controllo svolta tra marzo e maggio in diverse
zone dell'udinese dal Nucleo operativo per l'attività di
vigilanza ambientale (Noava) del Corpo forestale regionale.
I controlli hanno riguardato soprattutto il trasporto di rifiuti
provenienti da attività edili ed il conferimento dei rifiuti
presso gli impianti autorizzati di recupero o di smaltimento.
Gli accertamenti dei forestali hanno confermato un diffuso
mancato rispetto di diverse norme che disciplinano la corretta
gestione dei rifiuti.
Tra le diverse imprese sottoposte a controllo, due sono risultate
prive dall'autorizzazione e per questo i titolari sono stati
segnalati all'Autorità giudiziaria per gestione illecita di
rifiuti, in concorso con il titolare dell'impianto che ha
ricevuto i rifiuti nonostante le due imprese operassero senza
alcun titolo abilitativo.
Gli accertamenti hanno portato inoltre alla contestazione di
diverse violazioni amministrative per la mancata compilazione del
Formulario di identificazione del rifiuto (Fir), documento
obbligatorio che deve sempre accompagnare il trasporto del
rifiuto e nel quale sono riportate tutte le informazioni
necessarie a garantire la corretta gestione di quanto
trasportato.
Tramite il Fir, è possibile verificare chi ha prodotto il
rifiuto, da quale attività è stato originato, qual è l'impresa ad
effettuare il trasporto e quale sia la sua destinazione, se un
impianto di recupero o un impianto di smaltimento.
La disciplina del trattamento e trasporto dei rifiuti deriva da
numerose direttive dell'Unione europea recepite e vigenti in
Italia da oltre vent'anni. L'obiettivo della norma non si limita
alla tutela ambientale e della salute, ma anche ad una corretta e
leale concorrenza tra le imprese che operano nel settore. Le
imprese che agiscono illecitamente anche da un punto di vista
fiscale e commerciale, risultano sconosciute alla pubblica
amministrazione, operano "in nero" danneggiando fortemente la
maggioranza delle imprese che invece svolgono la propria attività
nel rispetto della legalità.
Come ha sottolineato Noava, il settore dei rifiuti, secondo
quanto riporta la Relazione annuale 2021 dell'Osservatorio
regionale antimafia, "è un settore da tempo al centro
dell'interesse delle organizzazioni criminali, in ragione dei
cospicui flussi finanziari che lo caratterizzano", mettendo
altresì in evidenza, la necessità di controlli "specie a livello
locale, con attenzione sia alle piccole attività, sia ai grandi
progetti economici". Le ultime attività condotte dal Noava sono
rivolte soprattutto al controllo locale e capillare del
territorio, attraverso costanti ed organizzate indagini e
accertamenti, volte ad individuare quelle forme di illeceità
erroneamente considerate di scarsa rilevanza, proprio perché
locali, che invece incidono fortemente sia dal punto di vista
ambientale che economico. Un'attività finalizzata quindi alla
difesa dell'ambiente, evitando ogni possibile forma di
inquinamento da una gestione illecita e scorretta dei rifiuti ma
volta anche a tutelare le imprese che operano nel rispetto delle
norme e della legalità.
ARC/Com/SSA/pph
Uno dei controlli effettuati dal Noava sul trasporto di rifiuti