Trieste, 3 dic - "Nel 2020 verrà risolta la criticità idrica
in corrispondenza al percorso che collega il Pronto Soccorso
dell'ospedale di Udine alla Radiologia d'urgenza, dove
l'intervento non era anticipabile in quanto è stato necessario
attendere il completamento della riqualificazione del Pronto
soccorso per non gravare ulteriormente l'attività di questa
funzione strategica, incrementando la lunghezza dei percorsi di
movimentazione dei pazienti in modo intollerabile con la
situazione di forte impegno già richiesta agli operatori sanitari
e all'utenza dai lavori in corso. Sempre nel corso del prossimo
anno si interverrà anche nel tronco di collegamento del
fabbricato di produzione dei radio farmaci (ex Ct-Pet) con le
gallerie principali".
Così il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega alla
Salute, Riccardo Riccardi, ha risposto oggi a Trieste, nel corso
della seduta del Consiglio regionale, a un'interrogazione avente
per oggetto la problematica relative ad alcune perdite idriche
avvenute nel nosocomio di Udine.
"Preme innanzitutto sottolineare - ha chiarito Riccardi - che non
si tratta di infiltrazioni di acqua piovana dalla copertura, se
non in alcuni casi sporadici che vengono affrontati singolarmente
nell'ambito delle ordinarie attività di manutenzione del
fabbricato".
Come spiegato dal vicegovernatore, la problematica trova origine
dal "travagliato percorso di costruzione del 1° e 2° lotto del
nuovo ospedale (durato circa 11 anni) dal quale dipendono le
perdite d'acqua dalle tubazioni del circuito idrico, in quanto il
tempo trascorso dalla loro posa in opera, che risale in alcuni
casi al 2006 e 2007, fino all'effettivo utilizzo iniziato a
dicembre del 2013, ha determinato fisiologici fenomeni di
deterioramento da disuso. Questi aspetti vengono costantemente
monitorati attraverso i normali programmi di manutenzione e,
quando necessario, corretti con adeguate riparazioni o
sostituzioni".
"Va sottolineato - ha proseguito Riccardi - come questi
interventi sull'impianto idrico presso il padiglione 15 (nuovo
ospedale) comportino la necessità di lavorare, in genere, presso
aree densamente utilizzate. Pertanto, la manutenzione avviene
secondo una programmazione la cui tempistica deve tener conto
della necessità di operare quando minori sono le interferenze con
l'ordinaria attività sanitaria, vale a dire nei periodi di ferie
a fronte della riduzione della normale attività oppure, laddove
si tratti di interventi di modesta entità, nelle fasce serali e
nei giorni festivi".
"Per questo motivo - ha rimarcato il vicegovernatore - la
revisione dell'impianto idrico presso le aree di degenza è stata
condotta nel corso del periodo estivo 2019, mentre per gli spazi
comuni e connettivi al di fuori del corpo degenze, l'intervento
sarà effettuato nel corso del 2020, sempre durante i periodi di
minore afflusso".
Per quel che riguarda la rete dei percorsi in galleria, Riccardi
ha ricordato che i tracciati originari, che si sviluppano per
circa 4 km, risalgono al primo dopoguerra. "Proprio la loro
vetustà ha comportato la realizzazione di un nuovo reticolo che -
ha evidenziato - in parte ha sostituito tratti esistenti e in
parte ha integrato la rete complessiva.
A tal riguardo, il vicegovernatore ha ricordato che nel corso del
2018 è stato aperto al transito un nuovo tratto di gallerie che
collega il padiglione d'ingresso 1 con il padiglione 15, avente
un costo di circa 400mila euro, che ha permesso la dismissione di
uno delle parti maggiormente deteriorate del reticolo
preesistente.
"I tratti di galleria più datati - ha concluso Riccardi - sono
stati nel tempo oggetto di svariati interventi conservativi e, in
particolare, negli ultimi due anni si è provveduto alla
riqualificazione dei locali in galleria, nonché al rifacimento
della impermeabilizzazione e del manto stradale soprastante per
degli spazi aventi uno sviluppo lineare complessivo di circa 500
metri a fronte di un costo di circa 600mila euro".
ARC/GG/fc
Il vicegovernatore Riccardo Riccardi durante l'odierna seduta di Consiglio regionale