Open data: Callari, 2 giorni di confronto fra Pa, imprese e cittadini
Ridurre le distanze per creare sviluppo per il territorio
Udine, 6 giu - "La Pubblica amministrazione deve confrontarsi
con il mondo reale, con le imprese e i cittadini, togliersi il
cappello dell'autoreferenzialità e contaminarsi con le idee
dell'innovazione, farle proprie e tradurle in politiche che
rispettino i desideri e le aspettative del territorio".
Lo ha affermato l'assessore regionale ai Sistemi informativi,
Sebastiano Callari, in occasione della conferenza stampa di
presentazione de "La Pa a porte aperte", la due giorni dedicata
agli open data che si terrà il 14 e il 15 giugno a Udine nella
sede della Regione (auditorium Comelli) e nel museo Friulano di
storia naturale.
"Abbiamo un'importante quantità di dati già fruibili - ha
spiegato Callari - ma dobbiamo capire anche attraverso le idee
che provengono dal basso come utilizzarli per creare sviluppo per
il territorio. La Regione - ha rimarcato l'assessore - ha sposato
fin da subito l'evento promosso da Anci Fvg perché si tratta di
un'occasione importante per proseguire a ridurre la distanza
esistente fra Pubblica amministrazione, il mondo delle imprese e
dei cittadini e dalla quale ricavare un grande valore pubblico,
una grande infrastruttura da mettere al servizio dei cittadini".
Sulla necessità di rendere la Pa più fruibile, Callari ha
ricordato l'impegno portato avanti dalla Giunta Fedriga, anche a
livello nazionale, attraverso un'interlocuzione costante con il
Governo centrale.
L'assessore ha poi sottolineato la necessità di maggiori
investimenti pubblici sul digitale e auspicato la nascita di un
ministero per il digitale che sostenga concretamente la crescita
innovativa del Paese tenendo conto che "ogni euro investito in
innovazione digitale deve esser raddoppiato a favore del cyber
security".
Accanto all'esponente regionale, oggi, nella sede della Regione a
Udine sono intervenuti il rettore dell'Ateneo triestino Maurizio
Fermeglia, il pro rettore dell'università di Udine Angelo
Montanari, il presidente facente funzioni di Anci Fvg Dorino
Favot e il segretario di Anci Fvg Alessandro Fabbro, che ha
evidenziato la necessità di partire dai dati già esistenti per
capire come utilizzarli per lo sviluppo del territorio:
"l'intuizione dell'hackathon sta proprio nel mettere subito al
lavoro gli esperti con i dati già disponibili" ha precisato
Fabbro.
Come è stato illustrato, l'obiettivo principale della due giorni
è il confronto sul tema degli open data sperimentando il metodo
hackathon (un meeting al quale partecipano esperti con
l'obiettivo di collaborare e progettare insieme soluzioni) per
far comprendere a dipendenti pubblici, privati e appassionati del
settore, il valore degli open data che, se messi a disposizione e
riutilizzati, possono creare servizi nuovi e innovativi per la
comunità.
Un altro obiettivo strategico dell'evento è quello di
sensibilizzare le Amministrazioni sul tema della gestione del
dato e sulla valorizzazione del patrimonio informativo,
utilizzando un format diverso dalla formazione.
Una due giorni che vedrà in Friuli Venezia Giulia i massimi
esperti italiani del settore grazie alla collaborazione del team
governativo per la trasformazione digitale oltre che di Regione
Friuli Venezia Giulia, Insiel, Eurotech, Ditedi cluster per le
tecnologie digitali, ForumPA, Confartigianato - Imprese Udine,
PASocial, Comune di Udine, Comune di Trieste, Friuli Innovazione
e con il patrocinio delle Università degli studi di Udine e di
Trieste, dei Comuni di Pordenone e di Gorizia, di Confindustria
Udine, Camera di Commercio di Pordenone - Udine, Confcommercio
Pordenone, Digital Innovation Hub Udine, Promo TurismoFvg,
Maritime Technology Cluster Fvg, Polo tecnologico di Pordenone.
ARC/LP/ppd
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