Salute: unità emergenza autismo a Pordenone è modello efficace
Pordenone, 2 apr - La costruzione di un'unità di emergenza per
l'autismo rappresenta un'importante esperienza e un modello
sussidiario in grado di dare risposte convincenti ed efficaci che
va ad affiancarsi al sistema sanitario tradizionale.
Così la Regione, rappresentata dal vicegovernatore con delega
alla Salute, ha definito quest'oggi il progetto presentato a
Pordenone, nella sala consiliare del Municipio, dalla Fondazione
Bambini ed autismo in occasione della giornata mondiale dedicata
a questa particolare patologia psichiatrica istituita
dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
L'edificio, della superficie complessiva di circa 270 metri
quadrati, servirà innanzitutto ad evitare accessi impropri
all'interno dei pronto soccorso degli ospedali di quanti sono
affetti da questa patologia ma anche per la fase di ricovero post
intervento al difuori del nosocomio delle persone con autismo.
L'unità di urgenza, inoltre, ha lo scopo anche di garantire
alcune prestazioni ospedaliere come l'esecuzione di
elettrocardiogrammi, prelievi e medicazioni in ambiente
"protetto" non solo per le persone affette da questa patologia ma
anche per quanti hanno disturbi psichici e necessitano di un
approccio dedicato con particolari protocolli.
Alla presenza della presidente del sodalizio, del direttore
generale della struttura e di quello dell'azienda per
l'assistenza sanitaria n.5 di Pordenone, la Regione ha
evidenziato l'importanza di un intervento che si inserisce nella
logica del miglioramento della qualità della vita delle persone
affette da patologie croniche. In questo contesto l'esperienza
maturata negli oltre vent'anni di attività della Fondazione,
associata a questo particolare intervento che prevede la prossima
costruzione dell'unità di emergenza, costituisce per
l'amministrazione regionale la risposta alla richiesta di salute
che proviene dalla popolazione.
Come è stato ricordato nel corso dell'incontro, la sfida più
complessa è quella di dare continuità al percorso terapeutico;
una risposta in questo senso non arriva solo dalla sanità
pubblica ma spesso anche dalle associazioni di famiglie o dal
privato sociale come nel caso della Fondazione Bambini e autismo.
Per la Regione questo doppio binario diventa un nodo centrale sul
quale concentrare l'attenzione in una sfida che punta a
migliorare le condizioni di vita della popolazione, in un
percorso che preveda l'autonomia, l'indipendenza e il lavoro
possibile delle persone affette da patologie croniche.
L'unità di urgenza per l'autismo sorgerà su un terreno del Comune
con lo scopo di creare un ambiente protetto per alcune
prestazioni mediche a favore delle persone con autismo. Per la
sua progettazione la Regione ha stanziato fondi propri,
sostenendo inoltre con l'assestamento di bilancio anche il costo
di realizzazione di metà intervento. L'altro 50 per cento della
spesa sarà coperto dalla Fondazione attraverso le risorse
reperite con il fundrasing e con fondi del sodalizio.
Come spiegato dai progettisti, la struttura si compone di due
stanze ospedaliere studiate in termini di sicurezza,
illuminazione, insonorizzazione e climatizzazione per persone con
autismo. Quindi un soggiorno con eventuale posto letto per chi fa
assistenza, con angolo cucina e zona intrattenimento . A ciò si
aggiunge la creazione di uno spazio in cui è possibile dare sfogo
all'aggressività in sicurezza e senza danneggiare persone e
ambienti di vita nonché un'infermeria con dotazioni per primo
soccorso degenza e convalescenza post acuzie. Infine è previsto
anche uno spazio confortevole e sicuro in cui sostare in momenti
critici per recuperare la calma.
ARC/AL/fc
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