Grande Guerra: Fedriga, debito di giustizia per chi ha perso la vita
Trieste, 18 giu - "L'incolmabile debito di giustizia che la
nostra comunità ha nei confronti di chi ha perso vita, affetti e
beni a causa del primo conflitto mondiale deve - per quanto
possibile - essere sanato, mantenendo viva la memoria di ciò che
è stato e mai più dovrà essere".
Lo ha dichiarato il governatore del Friuli Venezia Giulia
Massimiliano Fedriga, intervenendo oggi al convegno "Le
istituzioni e la Grande Guerra" presso la Prefettura di Trieste.
"Affrontare un tema come la Grande Guerra significa parlare in
primo luogo di persone: uomini mandati a combattere per terre
lontane, su confini di cui spesso ignoravano l'esistenza; padri
di famiglia inghiottiti dal fango delle trincee; figli restituiti
all'abbraccio delle madri segnati per sempre nel corpo e nella
mente dalle atrocità vissute; giovani invecchiati troppo presto
nella fame, nella malattia e sotto il tiro del nemico".
"Una tragedia - ha precisato Fedriga - che non ha solo
ridisegnato i confini, ma soprattutto ridefinito quel complesso
sistema di relazioni sociali ereditato dall'Impero che, dopo il
primo conflitto mondiale e per ulteriori decenni, è stato
chiamato ad attraversare una lunga metamorfosi".
"Da questo contesto di profonda instabilità interna e
internazionale, si sono corroborati - nello spirito della nostra
gente - quella tenacia e quell'orgoglio che, anche in tempi più
recenti, hanno rappresentato il tratto distintivo di chi, pur
provato dalla sorte, ha sempre saputo rialzarsi con le proprie
forze."
"Ogni iniziativa orientata a restituire la memoria - ha concluso
il governatore Fedriga - è dunque non solo sostenuta ma
incentivata dalla Regione, nella consapevolezza del gravoso
compito che la nostra società è chiamata ad assolvere."
ARC/PPD/com
Il governatore al convegno "Le istituzioni e la Grande Guerra" presso la Prefettura di Trieste
Header
contenuto
Attenzione!
Il sito è ottimizzato per le versioni recenti dei browser più utilizzati.