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08.05.2025 13:31

Salute: Riccardi, limitazioni del personale comparto nel Ssr al 19%

Il dato è emerso nell'incontro con l'Ordine dei medici di Udine
Udine, 8 mag - "È giusto che la componente professionale esprima un suo parere sulla ridefinizione complessiva degli strumenti di valorizzazione del personale del Ssr: mi è sembrato un ascolto attento che sia stata recepita la necessità di un cambiamento. Quanto alle tematiche puntuali che mi sono state presentate, prima tra tutte l'esercizio in deroga della professione medica, le valuteremo attentamente".
Così l'assessore regionale alla Salute Riccardo Riccardi al termine dell'incontro che è stato richiesto dal nuovo direttivo dell'Ordine dei Medici di Udine (Omceo) per affrontare tre tematiche ritenute prioritarie per il buon funzionamento del Ssr, tra cui la medicina del territorio e le prospettive per i Pronto Soccorso.
Presenti all'incontro per l'Omceo la presidente Anna Maria Bergamin, il vicepresidente Gian Luigi Tiberio, i componenti del consiglio direttivo, i componenti della Commissione albo odontoiatri (Cao) e i membri delle commissioni.
Riccardi, oltre a riassumere gli interventi regionali di incentivazione al personale per il 2025, ha presentato dati che riepilogano, ad esempio, che il costo medio per Mmg (trend 2019-2023) nel 2023 ha posto il Friuli Venezia Giulia avanti a regioni come Emilia Romagna, Veneto e Lombardia. In generale, il personale dipendente per 1.000 abitanti (dati 2022 7° rapporto Gimbe) ha il valore tra i più alti d'Italia, secondo solo alla Valle d'Aosta; valore che scende al 3° posto se si considerano solo gli infermieri e al 6° se si considerano i medici. Molto rilevante è il dato illustrato sulle limitazioni, al 31 dicembre 2024 tocca per il personale infermieristico/ostetrico il 19% (1.464 unità sui 7.724 dipendenti totali).
Quanto ai pronto soccorso, l'esponente dell'Esecutivo ha rimarcato l'importanza della medicina del territorio da rafforzare per andare incontro al carico dei Pronto soccorso. "Serve la complicità della medicina generale - ha affermato Riccardi - noi siamo disponibili anche a mettere delle risorse, ma la risposta è contrastare l'inappropriatezza. La struttura territoriale e la medicina generale sono i più grandi alleati nel contrastare la pressione che oggi subiscono i nostri professionisti dei Pronto soccorso. Occorre agire in questa direzione".
Riccardi ha assicurato attenzione anche in merito alla questione dell'esercizio in deroga della professione medica. In era pandemica una normativa ha consentito l'assunzione per l'esercizio di professioni sanitarie a tutti i cittadini di Paesi non appartenenti all'Unione europea, titolari di un permesso di soggiorno che consenta di svolgere attività lavorativa. Deroga valida fino a quest'anno e poi prorogata al 2027. L'Ordine non ha la possibilità di valutare qualifiche e competenze di questi professionisti al fine di garantire la migliore assistenza ai pazienti che afferiscono alle strutture ospedaliere del territorio. La richiesta all'assessore riguarda il decreto regionale del 2022 che deroga il controllo dei titoli e competenze alle strutture che li assumono: in particolare, l'Ordine chiede che la Regione abbia un controllo diretto finché lo Stato non porrà fine a questo sistema. ARC/EP/ma