Manzano, 10 mag - La Fondazione Pittini è partner fondamentale
dell'Amministrazione regionale nel percorso di valorizzazione del
territorio, di cui ama i giovani e le peculiarità
imprenditoriali. La Regione ha un obiettivo di attrattività che
sta perseguendo immaginando una legge sul welfare territoriale
che risponda al contrasto allo spopolamento delle aree interne,
alla valorizzazione e attrattività del territorio montano, alla
disseminazione delle idee innovative sviluppate dalle aziende:
tutti obiettivi che si rispecchiano nel progetto "Percorsi
spericolati" che proprio Fondazione Pittini promuove coinvolgendo
le nuove generazioni.
È il messaggio portato dall'assessore regionale a Lavoro,
istruzione, formazione e famiglia all'evento di chiusura della
terza edizione di "Percorsi spericolati" - progetto promosso
dalla Fondazione Pittini con Fondazione Friuli - che si è svolto
nell'Abbazia di Rosazzo a Manzano.
Il programma 2024, rivolto a 50 ragazzi selezionati tra oltre 140
candidature, è dedicato a come accendere il potenziale delle aree
interne, attraverso un percorso di formazione multidisciplinare
su alcune competenze chiave per imparare a promuovere e
valorizzare le singole realtà e i territori del Friuli Venezia
Giulia.
L'assessore ha rivolto ai coordinatori del programma l'invito a
dedicare la prossima edizione allo sviluppo di un progetto di
marketing dell'intero territorio regionale. L'esponente della
Giunta ha poi rilevato come i lavori presentati dai ragazzi
abbiano restituito un forte radicamento alla storia e alle radici
delle popolazioni e contemporaneamente abbiano immaginato un
futuro di nuovi investimenti. Una cornice condivisa
dall'Amministrazione regionale che vuole collocare il Friuli
Venezia Giulia tra le regioni in grado di garantire una serie di
diritti, azioni e sostegni al singolo, giovane e adulto, e alla
collettività.
"Percorsi spericolati" si avvale di alcune aziende partner tra
cui Meraki-desideri culturali, Magma impresa sociale, Avanzi
Sostenibilità per azioni e la stessa Fondazione Friuli.
All'interno di queste realtà imprenditoriali, enti locali e
cooperative sociali i ragazzi finalisti hanno svolto attività di
affiancamento e supporto nella comunicazione e nel digitale.
I giovani che hanno partecipato quest'anno ai workshop finali,
che si sono svolti nell'abbazia di Rosazzo, provengono da 14
regioni d'Italia e hanno diverse formazioni culturali che trovano
esaltazione nel lavoro di gruppo. Le progettualità territoriali
hanno invece coinvolto, tra gli altri, i Comuni di Savogna,
Treppo Carnico con la frazione di Tausia, Tarvisio con le Cave
del Predil, Enemonzo, Forni di Sotto.
Domani dalle 10 alle 13 si svolgerà una sessione di interventi
pubblici che saranno tenuti dai relatori Tania Gianesin,
co-fondatrice di Moleskin Foundation, Chiara Guidarelli,
co-fondatrice di Natworking Aps, Katia Ballacchino
dell'Università degli Studi di Salerno e Giovanni Teneggi di
Confcooperative.
ARC/SSA/ma