Udine, 8 mar - La dotazione finanziaria complessiva dei due
bandi Por Fesr a favore di progetti di investimento tecnologico,
per incrementare la competitività di impresa, e per la
riorganizzazione e ristrutturazione aziendale delle piccole e
medie imprese (Pmi) è pari a 8.652.090,00 euro (6.350.000,00 per
il primo bando e 2.302.090,00 per il secondo).
Il dato, così come l'illustrazione degli aiuti, è emerso, oggi,
in occasione dell'incontro su "Bandi Por Fesr 2014-2020.
Opportunità di finanziamento a favore della crescita
dell'impresa" organizzato dalla Regione Friuli Venezia Giulia, in
collaborazione con l'Alleanza delle Cooperative Italiane Fvg.
L'evento informativo ha ricordato anche le scadenze: entro le 16
del prossimo 23 marzo scadranno i termini per presentare la
domanda per gli aiuti a fondo perduto volti a sostenere la
competitività e l'innovazione tecnologica delle Pmi. L'arco
temporale per la richiesta di contributi per la riorganizzazione
e la ristrutturazione aziendale delle pmi, sempre in chiave
innovativa, partirà invece dalle 10 del 27 marzo e fino alle 16
del 16 maggio.
Per i contributi relativi agli investimenti tecnologici, possono
essere ammessi i progetti di investimento da realizzarsi
attraverso l'introduzione di innovazioni aziendali, quali la
creazione di un nuovo stabilimento o l'ampliamento della capacità
di uno stabilimento esistente o la diversificazione della
produzione di uno stabilimento per ottenere beni o servizi mai
realizzati precedentemente o, infine, in un cambiamento
fondamentale del processo produttivo complessivo di uno
stabilimento esistente.
I progetti di investimento devono essere realizzati nel
territorio regionale, nella sede legale o in un'unità operativa
della Pmi. Fra le spese ammissibili quelle concernenti
l'acquisto, la locazione finanziaria e l'installazione di
macchinari, impianti, strumenti, attrezzature e sensoristica
oltre che l'acquisto o la locazione finanziaria, di hardware e
beni immateriali quali software e licenze d'uso.
Il limite minimo di spesa ammissibile per domanda è pari a 25.000
euro nel caso in cui il richiedente sia una microimpresa, 37.500
euro se il richiedente è una piccola impresa, 50.000 euro se è
una media impresa. Il limite massimo di aiuto concedibile per
domanda è pari a 500.000 euro (200.000 nel caso di applicazione
della regola "de minimis").
La seconda misura illustrata ha riguardato gli aiuti agli
investimenti e riorganizzazione e ristrutturazione aziendale
delle Pmi volta a sostenere il consolidamento in chiave
innovativa delle aziende mediante l'introduzione di servizi e
tecnologie innovative relative all'Ict. Il limite minimo di spesa
ammissibile per domanda è pari a 3.000 euro, nel caso in cui il
richiedente sia una microimpresa; sale a 6.000 euro nel caso di
una piccola impresa e a 9.000 euro se il richiedente è una media
impresa. Il limite massimo di aiuto concedibile per domanda è
pari a 200.000 euro.
Possono essere ammessi agli aiuti i progetti di investimento in
tecnologie dell'informazione e della comunicazione volti alla
realizzazione nel territorio regionale di soluzioni tecnologiche
innovative per l'operatività di sistemi di informazione integrati
quali le soluzioni Erp/Mpr, i sistemi di gestione documentali, i
sistemi di customer relationship management (Crm), la
tracciabilità del prodotto, le piattaforme di gestione integrata
delle funzioni aziendali, gli strumenti di business intelligence
e di business analytics nonché per il commercio elettronico, la
manifattura digitale, la sicurezza informatica ed il cloud
computing. A questi si aggiungono le soluzioni ed applicazioni
digitali che secondo il paradigma dell'Internet of Things
consentano uno scambio di informazioni tra macchine e oggetti e i
servizi innovativi a favore della clientela. Alle Pmi si
intendono assimilati anche i liberi professionisti.
Per entrambi i bandi, come è stato spiegato, non si tratterà di
"clic-day". Tutte le domande presentate entro i termini previsti
saranno valutate ed i contributi saranno assegnati ai progetti
che otterranno le migliori valutazioni. L'istruttoria e la
concessione degli aiuti spetta alle Camere di commercio, che
assegneranno a ciascuna domanda un punteggio in esito
all'applicazione dei criteri valutativi previsti dai bandi. Sulla
base delle graduatorie provinciali parziali approvate dalle Cciaa
competenti, la Regione elabora la graduatoria regionale unica
delle domande ammissibili all'aiuto e l'elenco regionale unico
delle istanze non ammesse. Successivamente la Cciaa competente
adotta il provvedimento di concessione del contributo alle Pmi
che si sono meglio classificate nella graduatoria unica regionale
nei limiti delle risorse disponibili.
Tra gli obblighi delle Pmi beneficiarie per entrambi i bandi, vi
sono il mantenimento della sede legale o dell'unità produttiva
attiva nel territorio regionale e non essere in stato di
liquidazione, ad eccezione di liquidazione connessa a procedura
concorsuale.
Le domande dovranno essere inviate in via telematica tramite il
sistema informatico guidato di compilazione e di inoltro
denominato "Front end generalizzato" (Feg) accessibile dal sito
www.regione.fvg.it.
ARC/LP/ppd