Gorizia, 4 giu - "Oggi è assolutamente necessario coltivare la memoria e comprendere come si siano evolute le condizioni di lavoro e quanto richiesto al Corpo forestale regionale rispetto i compiti previsti da un punto di vista istituzionale. In questo lungo percorso è stata anche a rischio l'esistenza stessa di questa realtà fondamentale per la tutela del nostro patrimonio boschivo. Pur di scongiurare questa ipotesi nefasta, al momento opportuno siamo intervenuti a livello normativo spingendo al limite le competenze che lo Stato ha attribuito alla nostra Regione".
Lo ha affermato oggi a Gorizia l'assessore alle Risorse agroalimentari Stefano Zannier durante la presentazione del volume "Forestali di confine" di Gianfranco Ciuffarin, organizzata dalla sezione Friuli Venezia Giulia dell'Associazione nazionale forestali.
Questo lavoro documenta la storia dell'organizzazione forestale dell'ex Provincia di Gorizia dal 1919 al 1947, partendo dall'esame dei carteggi rinvenuti negli archivi italiani e sloveni e dalla consultazione delle pubblicazioni riguardanti l'attività del Corpo reale delle foreste e della Milizia nazionale forestale.
"In questa occasione - ha aggiunto Zannier - è doveroso ringraziare l'autore e l'Associazione nazionale forestali per quest'opera che incarna alla perfezione lo spirito di un Corpo che continuerà a scrivere la storia della nostra regione".
"Siamo sempre stati convinti - ha sottolineato l'assessore - che il colore grigioverde che contraddistingue i forestali non dovesse trasformarsi in blu, buttando via una grande storia, straordinarie professionalità e un servizio efficiente che il Friuli Venezia Giulia può ancora assicurare ai propri cittadini".
"Un'attività - ha concluso - che la Regione orgogliosamente riesce ancora a garantire nonostante le crescenti difficoltà quotidiane".
Da ricordare che la Regione ha competenza esclusiva in materia di Corpo forestale regionale come previsto dallo Statuto adottato con Legge costituzionale numero 1 del 1963.
In virtù della propria autonomia, con una norma specifica, approvata nell'aprile del 2021, sono state disciplinate le funzioni del Corpo forestale regionale e preservate l'identità e le prerogative di questo organismo tecnico fondamentale per il nostro territorio. Questo provvedimento ha infatti eliminato la possibilità, verificatasi a livello statale, che l'Arma dei Carabinieri finisse per assorbire gli operatori della Forestale.
Oggi il Corpo è composto da 250 professionisti impegnati nella tutela delle risorse naturali e forestali e dell'ambiente, con particolare riferimento alla conservazione e valorizzazione del patrimonio boschivo, alle attività di soccorso in caso di calamità naturali, di monitoraggio e prevenzione del dissesto idrogeologico e delle valanghe, di tutela delle aree protette e di interesse naturalistico e di monitoraggio, gestione e salvaguardia della flora e della fauna selvatiche. ARC/RT/ep