Precenicco, 23 giu - "A fronte di una programmazione agricola
comunitaria che si estende su un raggio temporale più breve,
concentrato in pochi anni e con minori risorse, sarà necessario
attivare un numero congruo di misure, penso a non più di una
ventina, ovvero circa la metà di quelle attuali, per non
disperdere i fondi ed incidere sul comparto con interventi
diffusi e non frammentari".
È quanto ha affermato l'assessore regionale alle Risorse
agroalimentari, forestali, ittiche e montagna, Stefano Zannier,
intervenuto oggi a Precenicco all'assemblea dei delegati di
Confagricoltura Fvg.
All'esame dell'assemblea, oltre al bilancio di attività
dell'associazione, anche una disamina delle principali novità
della nuova Politica agricola comunitaria (Pac) e delle politiche
regionali di approccio alla stessa.
Zannier si è detto preoccupato per il calo generale di risorse e
per la sottrazione di competenze alle Regioni rilevando in
particolare come "sia previsto un intervento pesante sul primo
pilastro, che riguarda gli aiuti diretti, che porterà a breve
termine effetti enormi sulle imprese agricole. Sul secondo
pilastro, invece, vengono distolte risorse dalle regioni verso i
fondi nazionali, chiedendo al contempo un accordo sulla
distribuzione della quota rimanente tra regioni e province
autonome".
L'assessore è tornato poi sulla scelta del Friuli Venezia Giulia
di dotarsi di un organismo pagatore regionale autonomo
"operazione che sarà supportata dall'acquisizione di nuovo
personale: con concorsi partiranno il prossimo mese per
costituire l'organico entro fine anno - ha specificato Zannier -;
sono già messe a bilancio anche le risorse per il sistema
informatico ed entro l'anno speriamo di inoltrare la domanda di
riconoscimento al Ministero che avrà 8 mesi per rispondere. È
plausibile, pertanto, che l'organismo sarà operativo per i
pagamenti dal 2024".
L'assessore ha rivendicato l'impegno della Regione sul piano
legislativo per intervenire sulle filiere produttive innovative e
sulla semplificazione delle procedure per la richiesta dei
contributi. Quanto ad eventuali misure di ristoro a fronte del
caro prezzi e materie prime Zannier ha chiarito che queste
competono allo Stato perché la Regione non ha margini per agire
sulla spesa corrente.
Zannier ha poi spronato Confagricoltura a "proseguire nella
collaborazione e cooperazione tra le varie associazioni di
categoria per fare sistema di fronte alle criticità che
perdureranno nei prossimi anni, a cominciare dalla siccità che
ormai è un fenomeno contingente che necessita di soluzioni
lungimiranti e non emergenziali".
L'assemblea dei delegati di Confagricoltura Fvg ha ospitato il
convegno "Le aziende agricole del Friuli Venezia Giulia di fronte
alle nuove sfide: riforma della Politica agricola comunitaria,
transizione energetica e sostenibilità" con gli interventi di
Vincenzo Lenucci, direttore Area politiche europee e
internazionali, competitività e centro studi e Donato Rotundo,
direttore area sviluppo sostenibile ed innovazione di
Confagricoltura nazionale.
La Pac cambierà completamente nel 2023 con l'inserimento di nuovi
obiettivi, di natura ambientale e sociale, e di nuove misure in
risposta alla perturbazione complessiva dei mercati prodotta
dalla crisi pandemica e dalla guerra in Ucraina. A ciò si
affiancherà un nuovo accordo sul Piano di sviluppo rurale.
La programmazione 23-27 mette a disposizione 36 miliardi di euro
(7 miliardi all'anno circa) di cui 28 miliardi derivano da
risorse comunitarie e circa 8 miliardi dal cofinanziamento
nazionale degli Stati membri.
Le principali novità sono due: da un lato, al piano strategico
nazionale faranno riferimento tutti i pagamenti diretti, lo
sviluppo rurale e l'Ocm di settore. Dall'altro, a fronte dei
nuovi obiettivi che puntano soprattutto al riequilibrio tra
grandi aziende e piccole aziende, al ricambio generazionale, alla
transizione energetica, alla sostenibilità sociale del settore,
le risorse a disposizione saranno inferiori (per l'Italia circa
il 2 per cento in meno a prezzi correnti, che diventa il 15 per
cento a prezzi costanti).
Le risorse che spettano al Friuli Venezia Giulia ammontano a 230
milioni di euro circa, secondo la ripartizione su base regionale
approvata dalla Conferenza delle Regioni lo scorso 21 giugno. Di
questi, 93 milioni di euro sono fondi Feasr e 135 milioni
derivano dal cofinanziamento nazionale, di cui 40 milioni (poco
meno del 30 per cento) da imputare a risorse regionali in
cofinanziamento.
Nella sua relazione il presidente di Confagricoltura Fvg, Philip
Thurn Valsassina, si è soffermato sul tema della siccità
ribadendo che non si tratta più di un'emergenza ma di una
contingenza: il tavolo di crisi sull'acqua, infatti, viene
convocato annualmente da anni. Sul piano strettamente operativo,
il bilancio dell'attività registra 1800 aziende che si sono
rivolte nel 2021 a Confagricoltura per la domanda unica Pac con
procedimenti che incidono su 50mila ettari per un valore
complessivo di circa 13 milioni di euro.
È stato rinnovato il contratto degli operai in tutta la regione;
attualmente sono in corso le trattative per il rinnovo del
contratto regionale degli impiegati. Tra le azioni principali
perseguite a livello regionale vi è la costituzione del Consorzio
della canapa, la fondazione di Agrifood e Bioeconomy a cui
Confagricolura ha aderito assieme ad altri 33 enti e associazioni
regionali e al sistema delle Casse di credito cooperativo.
ARC/SSA/gg
L’assessore regionale alle Risorse agroalimentari, forestali, ittiche e montagna, Stefano Zannier (a destra) all'assemblea di Confagricoltura Fvg