Salute: Regione, su San Vito sicurezza mamme e neonati è priorità
L'assessore delegato è intervenuto nel corso dell'audizione dei
firmatari della petizione
Trieste, 8 mag - Nel momento in cui i professionisti del
servizio sanitario regionale, dall'alto della loro competenza e
della loro esperienza, indicano, per ragioni che attengono alla
sicurezza delle mamme e dei neonati, un'unica soluzione possibile
in ordine al punto nascita di San Vito al Tagliamento, per
l'Amministrazione regionale non c'è altra opzione se non quella
di mettere in atto quanto proposto da chi ha la titolarità
scientifica e tecnica per farlo.
Questo il concetto espresso oggi a Trieste dall'assessore alla
Salute in sede di Commissione III del Consiglio regionale nel
corso dell'audizione del primo firmatario della petizione n. 5
(Sanita` pubblica San Vito al Tagliamento).
Come ha ribadito l'esponente della Giunta regionale, se c'è da
decidere in base a quello che dice la piazza o in base a quello
che sostengono i professionisti, per la Regione non ci sono dubbi
a chi dare fiducia, rispettando comunque il disagio e le forme
civili e legittime di protesta a cui rispondere con il dialogo e
il confronto.
L'assessore ha poi ricordato come due anni fa venne bandito un
concorso per implementare il personale medico della struttura di
San Vito e che in base a quella scelta c'era una motivata fiducia
per la continuità del punto nascita. Quello che accadde in
seguito è che i vincitori del concorso manifestarono la volontà
di non essere destinati a quel reparto. Da qui la sospensione di
un servizio il cui numero di professionisti interni non poteva
soddisfare gli standard di sicurezza previsti, come evidenziato
dagli stessi responsabili della struttura.
Per quel che riguarda il rapporto tra sanità privata e sanità
pubblica, l'assessore è stato perentorio nel ribadire la propria
posizione a favore del servizio pubblico e nel dire che devono
essere lo Stato e le Regioni a condizionare il privato e non
viceversa; e questa è una responsabilità politica, che può
intervenire attraverso la rimodulazione organizzativa del
sistema. È la sfida prossima, ascoltando le legittime posizioni
di tutti, ma ammettendo solo le soluzioni sostenibili certificate
dal sistema professionale.
ARC/GG/pph
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