Cultura: Gibelli, opera Pasolini diffonde radici del territorio
Casarsa della Delizia (Pn), 11 set - "La partecipazione di
ricercatori e studenti italiani, ma soprattutto di altri Paesi,
che da oggi a venerdì prendono parte alla scuola estiva "Pier
Paolo Pasolini - la poesia: temi forme e lingua" evidenzia che la
cultura non conosce confini e ci fa comprendere quanto anche sul
territorio del Friuli Venezia Giulia vi siano elementi culturali
di attrazione, importanti per ricercatori e laureandi".
Lo ha evidenziato l'assessore regionale alla Cultura, Tiziana
Gibelli, intervenendo, a Casarsa della Delizia, nella sede del
Centro studi Pier Paolo Pasolini, all'avvio delle lezioni che
fino a venerdì consentiranno ai partecipanti di approfondire la
conoscenza sugli aspetti cardine dell'opera pasoliniana, legati
al suo affetto per la terra d'origine e per l'idioma friulano
"attraverso la quale - ha detto Gibelli - Pasolini trasmette il
grande amore per il Friuli e la sua lingua con uno struggimento
che traspare dai suoi versi".
"Un modello di comunicazione, trasmesso attraverso la poesia e la
prosa, che - secondo l'assessore - sicuramente saprà coinvolgere
i partecipanti nella conoscenza di una terra allora prettamente
contadina e nella quale emergevano i caratteri della tenacia e
della volontà ferma dei suoi abitanti".
L'introduzione al corso era stata fatta dal presidente del Centro
studi, Piero Colussi, il quale, sottolineando una percezione
molto attuale dell'opera di Pasolini da parte dei giovani, ha
ricordato che l'iniziativa è l'esito del bando internazionale
lanciato per promuovere l'iniziativa ed a cui hanno risposto 42
candidati, tra i quali sono stati scelti i 25 partecipanti,
provenienti dagli Stati Uniti, dalla Francia, dalla Germania,
dalla Spagna e da università italiane.
ARC/CM/Red
L'assessore regionale alla Cultura, Tiziana Gibelli, all'avvio del corso sulla poesia pasoliniana
foto ARC Morandini
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