Meeting Rimini:responsabilità parola chiave per transizione ecologica
Udine, 25 ago - La parola chiave per raggiungere la piena
transizione ecologica è responsabilità. La lotta al cambiamento
climatico necessita mutamenti delle abitudini individuali; allo
stesso tempo le scelte ambientali impattano su tutti i comparti
economici e sociali.
Sono questi alcuni dei concetti delineati nel corso della tavola
rotonda intitolata "Transizione ecologica e sostenibilità
ambientale" che si è svolta stamattina al Meeting di Rimini e a
cui ha preso parte l'assessore regionale alle Attività produttive
e Turismo del Friuli Venezia Giulia, oltre ai rappresentanti
della Struttura tecnica di missione del ministero delle
Infrastrutture e Trasporti, della Regione Lombardia e delle
aziende di trasporto locale Ferrovie Nord Milano e Start Romagna.
Il dibattito ha preso le mosse dall'obiettivo fissato dall'Unione
europea di ridurre, entro il 2030, le emissioni atmosferiche del
55 per cento rispetto al 1990. Nel frattempo le emissioni sono
ulteriormente cresciute del 20 per cento dal '90 ad oggi: il
divario da colmare risulta quindi sempre più ampio.
Il Documento Fit to 55 della Commissione europea definisce il
programma per raggiungere questo obiettivo a partire, ad esempio,
dalla produzione di veicoli urbani sostenibili fino alle modalità
di costruzione delle infrastrutture. Tra le voci prioritarie
l'agenda pone la conversione a sistemi non inquinanti del
trasporto aereo, marittimo e su strada.
Il Friuli Venezia Giulia ha un approccio multidisciplinare a
questa tematica, avendo fatto della sostenibilità un principio
trasversale a tutte le azioni politiche messe in atto.
Come è stato evidenziato, è quanto mai necessario che tutti,
istituzioni, imprese, mondo della ricerca, corrano in un'unica
direzione affinché si crei una triangolazione virtuosa e
equilibrata tra ambiente economia e società.
A tal fine la Regione individua nel Pnrr uno strumento efficace
per dare impulso al cambiamento.
Europa, Italia e Regioni stanno facendo la propria parte - è
stato detto - ricordando come la legge regionale sostenga il
revamping delle attività produttive, l'infrastrutturazione,
l'attenzione ad uno sviluppo sostenibile delle imprese così come
alla promozione di un turismo ecocomaptibile. Fabbrica e lavoro
sono al centro di questo equilibrio e non devono essere oggetto
di un atteggiamento diseducativo che attribuisce disvalore a
questi fattori a favore, ad esempio, di una visione
assistenzialista.
Da qui la necessità di politiche moderne e responsabili, che
perseguano il benessere delle generazioni attuali pensando al
contempo a quelle future.
ARC/SSA/pph
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