Covid: Roberti, su Green pass necessario dare certezze a esercenti
Trieste, 10 ago - "In un momento in cui gli operatori economici
del Friuli Venezia Giulia, come del resto tutti i cittadini
italiani, hanno bisogno di certezze e di rappresentanti delle
istituzioni capaci di essere un punto di riferimento, è
inaccettabile la confusione generata dall'attuale ministro
dell'Interno in merito al green pass per l'accesso a ristoranti e
pubblici esercizi".
Questa la posizione espressa dall'assessore regionale alla
Sicurezza, Pierpaolo Roberti, dopo l'intervento del Garante per
la protezione dei dati che, rispondendo a un quesito avanzato
dalla Regione Piemonte, ha contraddetto il ministro dell'Interno
Luciana Lamorgese e confermato che i titolari di ristoranti e bar
possono chiedere i documenti ai clienti per verificare la
corrispondenza tra questi e il Green pass.
Roberti ha rimarcato che "la situazione di confusione generatasi
nel giro di poche ore dall'introduzione dell'obbligo di possesso
del green pass e del relativo qr code per accedere a una serie di
attività, in seguito alle dichiarazioni del ministro sui
controlli documentali da parte dei ristoratori, ha reso ridicolo
un provvedimento finalizzato al contrasto del Covid-19 e
vanificato il lavoro compiuto dagli esercenti già duramente
colpiti da un anno e mezzo di pandemia".
"Per far ripartire l'economia è fondamentale mettere le attività
economiche nelle condizioni di poter lavorare in sicurezza - ha
ribadito l'assessore -. In una fase delicata come quella attuale,
approssimazioni e interpretazioni contraddittorie dei
provvedimenti che danneggiano le attività produttive non sono
quindi accettabili e nemmeno rispettose nei confronti dei
cittadini, degli imprenditori e dei loro dipendenti".
ARC/MA
L'assessore regionale alla Sicurezza Pierpaolo Roberti
Foto Regione FVG
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