Trieste, 28 gen - "Entro la fine dell'anno il Piano regionale
di gestione dei rifiuti solidi urbani verrà approvato".
Lo ha assicurato l'assessore regionale all'Ambiente, Fabio
Scoccimarro, intervenendo ai lavori della IV Commissione del
Consiglio regionale.
"Il Piano - ha aggiunto - è già stato predisposto e dovrebbe
essere adottato dalla Giunta regionale entro il mese di marzo;
seguiranno i successivi passaggi burocratici e amministrativi, la
consultazione pubblica e l'approvazione nell'Aula consiliare, che
sarà seguita dal decreto del Presidente".
Il piano precedente era stato approvato il 31 dicembre del 2012.
Nell'occasione odierna, dalla relazione dell'assessore e dagli
interventi dei tecnici della Direzione centrale dell'ambiente, è
emerso che la raccolta differenziata nel Friuli Venezia Giulia ha
raggiunto un ottimo livello, passando dal 65 per cento del 2016
al 68 per cento del 2019, ed entro il 2024, come previsto
dall'articolo 3 della legge regionale 34 del 2017, si arriverà al
70 per cento.
Fanalino di coda nella classifica delle realtà nelle quali si
effettua la raccolta differenziata è Trieste, mentre nella gran
parte del territorio regionale la percentuale di raccolta
differenziata è già superiore al 70 per cento. A tale proposito,
nei giorni scorsi l'assessore Scoccimarro aveva convocato
l'amministratore delegato di Acegas Aps Amga per discutere del
dato su Trieste e aveva ottenuto rassicurazioni e anche alcune
proposte risolutive.
Sempre in tema di raccolta differenziata, è stata auspicata la
realizzazione di un impianto per il trattamento del sovvallo, il
materiale di scarto generato dalla lavorazione dei rifiuti.
Passando ad analizzare la produzione dei rifiuti nel Friuli
Venezia Giulia, questa è ormai pressoché costante dal 1998.
Nonostante il dato possa rappresentare una situazione stabile,
evidenzia nel contempo che da oltre vent'anni le abitudini dei
cittadini della regione non sono cambiate di molto; ovvero non ha
ancora inciso la nuova visione di gestione dei rifiuti.
"Per questo - ha specificato l'assessore - il nuovo piano prevede
di implementare l'economia circolare, che mira alla riduzione
della produzione dei rifiuti e al riutilizzo di parte degli
stessi".
Un altro dato positivo emerso dall'analisi della situazione è
quello relativo alla gestione dei rifiuti, che attualmente
avviene quasi totalmente all'interno della regione. È inoltre
stata auspicata la realizzazione di un impianto per la gestione
dei rifiuti derivanti dalla pulizia delle strade.
Tra gli argomenti più dibattuti nel corso dell'audizione, quello
dei rifiuti urbani secchi, trattati per il 54 per cento dal solo
termovalorizzatore di Trieste, mentre la restante percentuale
viene per gran parte inviata all'estero o in altre regioni. É
inoltre stato annunciato che ci sono progetti per generi
specifici, per esempio per il recupero della cellulosa dai
pannolini usati e per il riutilizzo del materiale delle capsule
del caffè.
Infine, relativamente ai problemi sollevati in merito ad un
recente Decreto legislativo in materia di rifiuti inerti, ovvero
quelli da demolizione, Scoccimarro ha anticipato che a breve è
previsto un incontro al ministero dell'Ambiente con i
rappresentanti delle Regioni.
Prima del nuovo provvedimento del Governo era sufficiente
consegnare i materiali inerti negli appositi centri di raccolta.
Al momento invece anche i materiali derivanti da piccoli
interventi o lavori domestici, prima d'essere smaltiti dovrebbero
essere analizzati da tecnici autorizzati e solo successivamente
affidati a un'altra azienda specializzata nel conferimento in
discarica.
"Ciò - ha lamentato Scoccimarro - comporterà un evidente aggravio
dei costi per i cittadini e le amministrazioni, con il rischio di
favorire l'abbandono selvaggio nell'ambiente".
ARC/CM/ep
L'assessore regionale alla Difesa dell'Ambiente Fabio Scoccimarro
Foto Regione FVG