Covid: Riccardi, report ministero certifica cure Fvg secondo standard
Trieste, 19 nov - "Credo si classifichino da soli coloro i
quali hanno scelto di strumentalizzare politicamente una fase
della pandemia interpretando, in modo malevolo, una relazione
ministeriale nella quale, invece, si conferma che nell'emergenza
Covid le persone ospedalizzate in regione sono state curate nel
pieno rispetto degli standard previsti. Per il resto c'è la
consapevolezza di non aver mollato un attimo la presa gestendo
ogni giorno, da ormai quasi due anni, una situazione
straordinaria che richiederebbe quella responsabilità di cui
anche chi sta all'opposizione dovrebbe farsi carico".
Lo ha detto oggi il vicegovernatore con delega alla Salute
Riccardo Riccardi in replica a quanto sostenuto da un
rappresentante della minoranza in Consiglio regionale.
Nel merito, come ha spiegato Riccardi, in relazione alla parte
del rapporto ministeriale afferente alla configurazione dei posti
di Terapia intensiva (Ti) Covid il piano di potenziamento del
Governo prevede per il Friuli Venezia Giulia un numero di posti
letto di Ti pari a 175. Tale parametro deriva dalle indicazioni
operative di quantificare la dotazione di postazioni intensive
pari a 0,14 per 1.000 abitanti. Questo appare come punto di
riferimento per la dotazione "strutturale" a cui deve tendere il
Sistema sanitario regionale e prescinde dalla classificazione dei
posti letto con i codici ministeriali.
"Come peraltro dimostrato durante le fasi più acute del picco
pandemico - ha aggiunto Riccardi - la Regione è stata in grado,
sulla base della riorganizzazione in itinere, di superare questo
limite offrendo oltre 200 posti letto: un numero che supera
abbondantemente quello previsto dall'applicazione del parametro
dello 0,14".
Per quel che riguarda nello specifico la questione dei posti
letto nell'Ospedale di Palmanova, come ha sottolineato il
vicegovernatore, essi sono certificabili come posti di terapia
intensiva, di cui uno per infettivi. Sono successivamente stati
realizzati ulteriori otto posti che dal punto di vista
impiantistico garantiscono l'utilizzo come terapia intensiva.
La codifica specifica di questi posti letto risale al passato e,
in assenza di riscontri negativi da parte del ministero, si è
protratta fino a oggi. "In relazione a ciò - come ha concluso
Riccardi - si è preso atto di quanto segnalato nel rapporto e si
sta provvedendo ad una compiuta analisi di tutti i flussi
ministeriali".
ARC/GG/ma
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