Udine, 26 nov - "La Regione Friuli Venezia Giulia è una realtà
virtuosa nel settore dell'economia circolare. Assieme alla
Lombardia e al Trentino Alto Adige è presa a esempio nazionale da
amministratori, ricercatori, tecnici, imprenditori del settore
della raccolta differenziata e del riciclo. Si tratta del
risultato di scelte che intendono assicurare alla nostra comunità
una qualità della vita e dell'ambiente migliore, e favorire
un'economia sostenibile con interventi volti a migliorare i
livelli di attuazione delle direttive europee ben prima della
scadenza del 2035, stimolando nel contempo l'affermazione,
nell'intera comunità regionale, della sensibilità verso le
tematiche dell'ambiente e della sostenibilità".
È il commento dell'assessore regionale all'Ambiente ed energia,
Fabio Scoccimarro, a conclusione della tavola rotonda "Circular
economy: quale strategia per le imprese, quale programmazione per
i territori", organizzata on line da a2a, alla quale hanno
partecipato i rappresentanti delle Regioni italiane e operatori
ed esperti del settore.
Il Friuli Venezia Giulia, è emerso dai lavori, è tra le tre
Regioni italiane che centrano per tempo gli obiettivi di economia
circolare 2035, con una percentuale della raccolta differenziata
che raggiunge almeno il 65 per cento, e dei rifiuti trattati in
discarica almeno del 10 per cento. Nell'incontro è stata
auspicata la realizzazione di un Piano nazionale del fabbisogno
impiantistico, per accelerare il cambiamento verso l'economia
sostenibile nell'intero Paese.
Scoccimarro, intervenuto in chiusura dei lavori, citando
l'intervento del collega Raffaele Cattaneo, assessore
all'Ambiente e clima della Regione Lombardia, ha sostenuto che -
"se è utopistico pensare alla riduzione o all'eliminazione dei
rifiuti, occorre invece puntare al traguardo del 'plastic free',
ovvero l'uso consapevole delle materie plastiche. Per questo, il
Friuli Venezia Giulia, già nel 2021, prevede di assegnare
contributi alle aziende che operano in questo senso, per
assecondare e rafforzare quel cambiamento culturale nel settore
che è in corso in questi anni".
L'assessore, ha poi rivolto un plauso agli organizzatori del
convegno, perché hanno compreso che l'economia circolare è un
obiettivo perseguibile e che vanno stimolati nuovi percorsi
virtuosi.
A tal proposito, il Friuli Venezia Giulia è stata tra le prime
Regioni in Italia a legiferare in materia e a costituire un
gruppo di lavoro inter-direzionale, del quale fanno parte fra
l'altro i rappresentanti delle Direzioni regionali dei settori
interessati, ma anche le istituzioni universitarie e l'Agenzia
per l'energia del Friuli Venezia Giulia.
Lo scopo di questo organismo è quello di favorire un dialogo
costruttivo che porti verso una mappatura delle attività di
economia circolare sul territorio regionale coinvolgendo tutti
gli attori e i portatori di interesse, per poter definire i
criteri con i quali dovranno essere realizzati i progetti in
questo ambito, valorizzando le imprese virtuose e creando anche
norme 'ad hoc'.
L'intento di tutto ciò è fare in modo che il Friuli Venezia
Giulia diventi una regione a basso impatto ambientale e virtuosa
anche a livello europeo, ipotizzando tra l'altro nuovi modelli
operativi per la raccolta differenziata, ma anche per il
trattamento e il riuso. Per valorizzare questo percorso, è stato
anche creato il logo 'Eco FVG', che distingue le attività e le
azioni virtuose.
"Sarà ora fondamentale - ha concluso l'assessore - l'apporto di
tutte le imprese che gestiscono il settore rifiuti, come di tutti
i soggetti attuatori, che saranno i protagonisti di questo
cambiamento culturale; per agevolare il raggiungimento di questo
obiettivo abbiamo realizzato progetti di informazione e
formazione nel mondo dell'istruzione, dalle scuole primarie
all'università".
ARC/CM/al
L'assessore regionale all'Ambiente ed energia Fabio Scoccimarro durante la tavola rotonda virtuale "Cicular economy"
Foto Regione FVG