Pordenone, 3 nov - "Pazienza e tenacia sono le due parole che
si attagliano bene sia a quella che è stata la preparazione della
21ma edizione di Pordenonelegge sia di quella che sarà nel 2021:
il prossimo festival, infatti, non potrà che richiedere a tutti
queste due doti per perseguire i nostri obiettivi. L'obiettivo
comune che la Regione ha con Pordenonelegge è di non
desertificare il panorama culturale e dimostrare che abbiamo la
forza e la creatività per andare avanti nonostante tutto".
Lo ha sottolineato l'assessore regionale alla Cultura, Tiziana
Gibelli, intervenendo alla videoconferenza di presentazione dei
dati del 21mo festival dei libri e della letteratura di Pordenone.
Oltre 1 milione di spettatori, digitali e in presenza; 2.172.864
visualizzazioni registrate per i contenuti nei canali digitali,
fra social e youtube; 225.000 visualizzazioni live per le sole
dirette degli incontri; vale 54,1 milioni di euro, al 30 ottobre,
il monitoraggio 2020 Advertising Value Equivalency (Ave), ovvero
l'indice che determina l'efficacia dell'attività promozionale (lo
scorso anno valeva oltre 50 milioni): sono i principali risultati
illustrati oggi dal presidente di Fondazione Pordenonelegge,
Michelangelo Agrusti, dal direttore Michela Zin, dai curatori
Gian Mario Villalta (direttore artistico), Alberto Garlini e
Valentina Gasparet.
"Dati eccellenti, per cui devo ringraziare ancora una volta
Pordenonelegge: la Fondazione e i curatori hanno saputo da subito
riconoscere la validità dell'opzione digitale", ha commentato
Gibelli.
"Non sappiamo per quanto - ha aggiunto l'assessore - la pandemia
ci costringerà a comportamenti che sono innaturali ma abbiamo già
dimostrato di saperli adottare e mantenere. Nell'apprestarmi alla
prima bozza della legge di Stabilità non so ancora su quali
risorse potremo contare per il settore culturale dal momento che
la pandemia ci costringe a un grande sforzo sul piano degli
investimenti imprevisti per la tutela della salute di tutti, che
è un obiettivo primario. Ho solo una certezza: l'obiettivo
primario non può cancellare tutto il resto".
In merito alle decisioni del Governo su chiusure di musei e
biblioteche, Gibelli ha espresso dissenso. "Non voglio alimentare
polemiche - ha detto - ma non sono d'accordo con il ministro
Franceschini sulla necessità di chiudere i musei e le biblioteche
perché non c'è evidenza scientifica che siano stati centri di
focolai e mai sono stati fonte di assembramenti".
Nell'occasione della conferenza stampa, Gibelli ha dichiarato
anche la sua decisione di non rimettere il mandato da assessore
regionale. "Avevo annunciato da tempo che in questo periodo avrei
rimesso il mio mandato ma mi è stato fatto notare che adesso
questa scelta potrebbe configurarsi come un atto di viltà, quindi
resterò - ha affermato Gibelli - ancora per un po', prima o poi
usciremo dalla pandemia, e farò del mio meglio per non deludere
la fiducia di chi conta su di me".
Nel corso della presentazione sono stati resi noti i dati del
questionario 2020, diffuso da Fondazione Pordenonelegge per il
pubblico in presenza e remoto, con 864 risposte spontanee. I
dati, commentati da Guido Guerzoni (Università Bocconi Milano),
confermano il successo della formula 'blended' 2020, che
associava la possibilità di assistere in presenza allo streaming
live.
"Le risultanze della ricerca che sto coordinando e concludendo,
promossa dalla Direzione cultura della Regione Fvg in
collaborazione con PromoTurismoFvg, sulla reazione dei festival
all'emergenza Covid combaciano - ha reso noto Guerzoni - con
quella che sto concludendo per BookCity e Intesa San Paolo in cui
vengono analizzate le reazioni di 90 festival di approfondimento
culturale, tra cui figura anche Pordenonelegge: il festival del
Fvg è stato individuato come la migliore pratica di gestione
della transizione al digitale".
Per Guerzoni quello che emerge dai dati, al di là
dell'apprezzamento generale per Pordenonelegge, "è che i
festival, pur essendo stati forzati ad andare on line, si sono
resi conto dell'importanza di un archivio digitale che è la prova
che essi sono istituzioni culturali che producono contenuti di
qualità".
I dati poi evidenziano che l'edizione 2020 ha permesso al
festival di raggiungere per la prima volta persone che vivono in
ogni parte del mondo. "Questa formula permette di raggiungere un
numero più elevato di scuole, persone che per problemi di età,
reddito, vincoli alla mobilità non sarebbero venuti in contatto
con i contenuti del festival. Vuol dire - ha concluso Guerzoni -
aver avvicinato un pubblico più giovane e più internazionale".
Un dato in particolare è stato sottolineato dal presidente
Agrusti. "Oltre 8 mila persone si sono collegate dalla Polonia
per seguire l'evento di premiazione della scrittrice, Premio
Nobel per la Letteratura, Olga Tokarczuk: un dato che dimostra
come anche da una piccola città sia possibile sviluppare la
capacità di interessare il mondo e un segnale che - ha concluso
Agrusti - stimola a coinvolgere maggiormente, per esempio già
dalla prossima edizione, le comunità italiane all'estero".
ARC/EP