Coniugare salute e ripresa attività produttive
Udine, 5 mag - Accelerare l'attuazione della cosiddetta "fase
due" in Friuli Venezia Giulia, coniugando la tutela della salute
di lavoratori e cittadini con la tempestiva ripresa delle
attività produttive ed economiche.
E' questo l'obiettivo delle "linee guida per la ripresa delle
attività lavorative in sicurezza sul territorio regionale a
seguito emergenza epidemiologica Covid-19", deliberate oggi dalla
Giunta regionale, riunita in seduta straordinaria, su proposta
del governatore Massimiliano Fedriga.
La stesura del documento, che andrà a integrare i protocolli
sottoscritti a livello nazionale, ha coinvolto il vicegovernatore
con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, e gli assessori alle
Attività produttive e Turismo (Sergio Emidio Bini), al Lavoro
(Alessia Rosolen) e alle Infrastrutture e Territorio (Graziano
Pizzimenti).
Nel dettaglio, le linee guida contengono le misure da adottare
nei luoghi di lavoro, gli interventi a supporto della ripresa
lavorativa e il sistema della mobilità.
Su quest'ultimo punto in particolare, il documento comprende una
serie di azioni sperimentali che interessano i servizi di
trasporto pubblico locale utilizzati dai lavoratori nei percorsi
casa-lavoro: fra queste, l'introduzione del principio di
flessibilità sulle tratte del Tpl automobilistico, con la
possibilità di prenotare le corse, entro tracciati predefiniti,
attraverso call-center o app.
"E' infatti essenziale - secondo il governatore - evitare che gli
spostamenti determinati da esigenze di lavoro producano
assembramenti: ecco perché, oltre al rispetto delle misure
ordinarie previste per il contenimento del virus, appare di
estrema utilità attivare soluzioni alternative che consentano
alle persone di muoversi in piena sicurezza".
Nelle linee guida sono inoltre previsti interventi a sostegno
della ripresa lavorativa, con la costituzione di organismi
paritetici territoriali operanti presso le sedi delle
associazioni datoriali e/o dei consorzi industriali della Regione.
Altro elemento di novità è il progetto di screening pilota che,
in virtù della collaborazione con Sistema scientifico regionale
(e in particolare con l'Università degli Studi di Trieste, la
Sissa e Swg, permetterà di monitorare un campione di lavoratori
rappresentativo a livello regionale e di verificare, attraverso
indagini cliniche e demoscopiche, le varie tipologie di possibile
esposizione al virus con l'obiettivo di stimare e testare, con
modelli matematici predittivi, le misure di prevenzione
necessarie per arginare nuovi eventuali focolai. Un progetto al
quale, va sottolineato, l'adesione avverrà esclusivamente su base
volontaria.
Il documento individua inoltre nel ricorso al lavoro agile, nel
distanziamento delle postazioni di lavoro, nella riduzione della
mobilità interna in ambito aziendale, nel contingentamento degli
accessi alle aree comuni (ad esempio spogliatoi e mense),
nell'adozione di piani di turnazione del personale e di misure
volte a impedire assembramenti, nell'individuazione di procedure
di accesso e contatto con i fornitori esterni che prevedano
modalità, percorsi e tempistiche predefinite ed infine nella
gestione di riunioni ed incontri (prediligendo modalità di
collegamento a distanza) gli strumenti funzionali a contrastare
l'emergere di nuovi focolai.
Sul versante delle misure di prevenzione igienico-sanitarie da
adottare, le linee guida prevedono l'utilizzo di soluzioni
igienizzanti e di mascherine, la presenza di cartellonistica
informativa sulle opportune misure comportamentali ed igieniche,
la sanificazione periodica e l'igienizzazione giornaliera degli
ambienti e degli strumenti di lavoro.
Quanto alla gestione degli accessi ai luoghi di lavoro, il
documento istituisce il presidio costante degli ingressi, con
l'identificazione dei lavoratori e dei fornitori, anche mediante
la somministrazione di questionari, oltre alla rilevazione della
temperatura corporea e/o l'acquisizione di dichiarazione
sostitutiva del lavoratore di assenza di sintomatologia
riferibile a Covid-19.
Importante anche il passaggio che riconosce il valore delle
attività di formazione a distanza e alla conciliazione delle
esigenze casa-lavoro, favorendo l'applicazione di modalità
operative flessibili.
Viene prevista inoltre la prosecuzione dell'utilizzo, nella fase
di progressiva riattivazione delle attività, degli ammortizzatori
sociali per i lavoratori le cui prestazioni non siano pienamente
esigibili, consentendo, su base volontaria, la fruizione di ferie
e permessi maturati.
Sulla gestione delle emergenze e tutela dei lavoratori viene
assicurata, infine, l'adozione di procedure per la gestione di
casi sintomatici e potenzialmente positivi.
ARC/LP/pph
Il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga, in una foto d'archivio
Foto Regione FVG