Palmanova, 8 apr - "I dati parlano in maniera oggettiva: il
Friuli Venezia Giulia risulta essere una tra le regioni con il
miglior andamento per quel che riguarda il contrasto alla
pandemia da coronavirus. Prendendo in esame il periodo che va dal
28 marzo al 2 aprile, in Friuli Venezia Giulia si registra - in
rapporto alla media nazionale - la riduzione del 48 per cento di
nuovi contagi e del 68 per cento della mortalità. Un'evidenza
rafforzata anche dal numero di tamponi processati: 22.272, con
una copertura di 2 persone su 100 abitanti. Adesso dobbiamo
garantire la stessa reazione nell'affrontare la criticità che si
sta manifestando fuori dagli ospedali, in particolare nelle case
di riposo".
Lo ha detto oggi il vicegovernatore con delega alla Salute e alla
Protezione civile del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi,
nel corso della seduta in videoconferenza della III Commissione
del Consiglio regionale con all'ordine del giorno le azioni
intraprese dalla Regione per l'emergenza coronavirus.
Nella sua relazione Riccardi ha illustrato la catena di comando
regionale, composta, oltre che dal presidente Fedriga (in
rapporto quotidiano con il Comitato operativo nazionale) e dalle
direzioni della Salute e della Protezione civile, anche da un
board scientifico guidato dal professor Fabio Barbone,
epidemiologo e direttore scientifico dell'Irccs Burlo Garofolo.
"Da questa governance - ha sostenuto il vicegovernatore -
discendono le scelte e le azioni che sono state intraprese: tra
queste, i presidi pre-triage all'esterno delle strutture
ospedaliere e dei penitenziari della regione, la gestione di
55mila chiamate al numero verde e 81.174 al 112, l'attività dei
3.178 volontari della Protezione civile Fvg impegnati nell'aiuto
agli anziani per la consegna della spesa e dei farmaci e la
distribuzione entro venerdì prossimo di 350mila mascherine ai
nuclei familiari della regione".
Altro tema molto sentito quello dell'incidenza del contagio tra
gli operatori sanitari. A tal riguardo il vicegovernatore ha
puntualizzato che i dati comunicati dall'Istituto superiore della
sanità oggi sono stati rimossi. "Le fonti erano diverse e il Fvg
non è la regione con il contagio che abbiamo letto per giorni.
Sono infatti 188 (l'1,38 per cento) - ha precisato Riccardi - i
contagiati del personale del sistema sanitario. Di questi 117
sono stati infettati con certezza sul lavoro. La percentuale di
operatori sui contagiati è dell'8,9 per cento".
"La Regione - ha detto ancora - ha provveduto in maniera autonoma
all'approvvigionamento dell'85 per cento dei dispositivi di
protezione, colmando una difficile fornitura da parte dello
Stato".
L'emergenza ha anche comportato una riorganizzazione delle
strutture ospedaliere, come ha rimarcato Riccardi. "Sono stati
creati: 479 posti per Covid-19, 78 per contumaciali in quarantena
(Campoformido, Muggia e Tricesimo), 99 postazioni di terapia
intensiva (partendo da 29), 32 di sub-intensiva, 74 di malattie
infettive, 83 di cure intermedie. Questa manovra ha consentito di
non aver registrato alcun tipo di problema durante tutto il
periodo di intensa pressione sulle strutture ospedaliere.
Inoltre, sono stati attivati due promettenti protocolli di cura,
uno con l'ozono-terapia e l'altro con il cortisone a basso
dosaggio".
Sul tema il vicegovernatore ha ricordato anche la solidarietà
messa in atto nei confronti delle zone più colpite del Paese,
ospedalizzando in Friuli Venezia Giulia nei reparti di terapia
intensiva undici pazienti provenienti dalla Lombardia.
Passando alla stretta attualità, che riguarda in primo luogo il
numero di contagi rilevato nella casa di riposo La Primula di
Trieste, Riccardi ha aggiornato la Commissione comunicando che,
non essendo possibile attuare in quella struttura soluzioni di
separazione e isolamento, gli ospiti positivi al tampone verranno
trasferiti negli spazi messi a disposizione dal Sanatorio
triestino e dalla Salus. In riferimento alla situazione della
residenza per anziani di Paluzza, il vicegovernatore ha affermato
che l'Azienda sanitaria è intervenuta in maniera "forte" con 16
operatori all'interno della struttura. "Un ragionamento di natura
complessiva - ha osservato - comunque andrà fatto, anche in
considerazione del fatto che, accanto a delle strutture ben
organizzate, ci sono alcune realtà avviate con il principale
intento di aumentare i profitti rispetto a quanto veniva prima
ricavato dagli affitti".
Infine, introducendo la questione legata alla cosiddetta 'fase
2', Riccardi ha parlato di come alla sicurezza sul posto di
lavoro deva associarsi anche una risposta sul tema della mobilità
delle persone e quindi su come si dovrà convivere con il virus
abbassando il più possibile i coefficienti di rischio. "Da qui -
ha chiarito il vicegovernatore - uno dei ragionamenti in corso è
quello legato alle fasce d'età e alla protezione che bisogna
garantire alle categorie più fragili. In questo senso sono allo
studio strumenti di monitoraggio comportamentale che potrebbero
rendere più sicuro un ritorno a un primo stadio di normalità - ha
concluso -, che dovrà comunque comprendere ancora l'adozione
delle precauzioni di distanza sociale".
ARC/GG/pph
Il vicegovernatore Riccardo Riccardi assieme al professor Fabio Barbone nel corso della riunione in videoconferenza della III Commissione del Consiglio regionale