Trieste, 17 nov - "I successi ottenuti dalla Sissa nei campi
della ricerca e dell'insegnamento nell'arco dei suoi 43 anni di
vita e la fiducia da essa riposta nelle capacità dei giovani
quando di loro ancora si parlava poco e quando, a differenza di
quanto avviene oggi, si investiva poco sulla formazione,
dimostrano la lungimiranza delle azioni di sostegno a questa
importante realtà scientifica compiute dalla Regione e da tutte
le istituzioni".
Lo ha dichiarato l'assessore regionale a Università e Ricerca
Alessia Rosolen durante la cerimonia d'apertura dell'anno
accademico della Scuola internazionale superiore di studi
avanzati, alla quale hanno partecipato tra gli altri i rettori
delle Università di Trieste e Udine, Roberto Di Lenarda e Roberto
Pinton, il presidente dell'Istituto superiore di sanità Silvio
Brusaferro e, in videoconferenza, il ministro dell'Università e
della ricerca Maria Cristina Messa.
L'assessore ha quindi evidenziato come dall'inizio della pandemia
la Sissa e il sistema universitario regionale, con la propria
vicinanza alle altre istituzioni, siano stati importanti per dare
risposte ai cittadini nella quotidianità dell'emergenza. "Le
grandi opportunità offerte dal Pnnr per la ripresa e il rilancio
dell'economia non possono prescindere dal sostegno alla
conoscenza, soprattutto in considerazione di un tema rilevante
come quello dell'invecchiamento della popolazione, tenendo conto
del quale diventa ancora più importante attrarre nuove risorse
umane sul nostro territorio per mantenere gli altissimi livelli
raggiunti dal suo comparto della ricerca e dell'innovazione".
Toccando il tema del Recovery Fund, Rosolen ha rimarcato che "la
Sissa, come tutto il sistema scientifico del Friuli Venezia
Giulia, saprà mostrare la sua capacità progettuale, coinvolgendo
i giovani ricercatori e le giovani ricercatrici che hanno
dimostrato talento e confermando la propria leadership a livello
internazionale".
L'assessore ha spiegato che "attraverso il Pnrr e la nuova
programmazione dei fondi strutturali 2021-27 verranno messe a
disposizione del Friuli Venezia Giulia risorse rilevanti: abbiamo
la responsabilità di saperle investire nel modo migliore per
offrire nuove opportunità alle future generazioni. Cultura e
scienza sono infatti gli unici antidoti all'imbarbarimento della
società".
Rosolen ha poi rimarcato come sia "dovere di ogni amministratore
pubblico investire sulla formazione, perché è prioritario offrire
al maggior numero possibile di persone l'opportunità di aumentare
le proprie competenze e di accedere ai più alti livelli del
sistema scolastico e universitario. Parallelamente il sistema
della formazione in generale deve continuare a rafforzare le
collaborazioni ed evitare parcellizzazioni, di modo da rendere
ancora più forte il Friuli Venezia Giulia che, nonostante le
proprie dimensioni, è una delle regioni europee più attenta agli
investimenti sull'innovazione e la ricerca".
A margine dell'evento l'assessore Rosolen ha evidenziato che
"nonostante l'andamento dei contagi, in Friuli Venezia Giulia non
è necessario il ricorso alla Didattica a distanza generalizzato.
Le difficoltà incontrate dalle famiglie evidenziano la necessità
di una riflessione in merito ai temi del lavoro e quindi alle
garanzie da dare ai genitori rispetto alla presenza a casa nel
momento in cui i bambini, che in questo momento sono la fascia
più colpita dal Covid-19, sono costretti a periodi di Dad".
ARC/MA/ep
L'assessore regionale a Università e Ricerca Alessia Rosolen durante la cerimonia d'apertura dell'anno accademico della Scuola internazionale superiore di studi avanzati.
L'assessore regionale a Università e Ricerca Alessia Rosolen durante la cerimonia d'apertura dell'anno accademico della Scuola internazionale superiore di studi avanzati.
L'assessore regionale a Università e Ricerca Alessia Rosolen durante la cerimonia d'apertura dell'anno accademico della Scuola internazionale superiore di studi avanzati.