Parchi: Zannier, ddl 144 adegua norme e valorizza vocazioni turistiche
Trieste, 11 ott - "Il disegno di legge 144 in materia di parchi
e riserve naturali regionali risponde a due esigenze di fondo:
aggiornare uno strumento normativo vecchio di 25 anni e abbinare
alla conservazione delle aree, che rimane inalterata, opportunità
di sviluppo del territorio in chiave di turismo sostenibile e di
produzioni compatibili".
Con queste parole l'assessore regionale alle Risorse
agroalimentari, ittiche e forestali e alla Montagna Stefano
Zannier ha sintetizzato l'esposizione odierna del ddl in sede di
IV Commissione consiliare.
In particolare Zannier ha evidenziato la "necessità di dare
risposta all'esigenza ormai indilazionabile di adeguare e
collegare le norme regionali di tutela su parchi e aree protette
dettate dalla legge regionale 42 del '96 alla disciplina europea
e nazionale di Natura 2000, successiva alla legge regionale.
Come ha spiegato l'assessore, "il ddl interviene sotto il profilo
della semplificazione e del chiarimento normativo sia per quanto
riguarda le governance sia per quanto riguarda l'iter di
individuazione dei parchi comunali e intercomunali. I contributi
ai parchi su base annuale vengono precisati come finanziamenti e
vengono arricchiti di nuovi capitoli, tra cui si segnalano quello
destinato a sostenere gli interventi strutturali nelle aree
protette e quello volto a garantire ristori per le limitazioni
ambientali imposte dagli enti parco. La riforma - ha aggiunto
Zannier - prevede anche una delega che consente agli enti parco
di gestire aree Natura 2000, esterne quindi al loro perimetro,
mediante la stipula di convezioni con gli enti locali della zona
interessata".
Per quanto riguarda le opportunità turistiche offerte dai parchi,
punto saliente della riforma, "si esplicita in maniera più netta
ciò che già oggi sarebbe possibile, ovvero la possibilità per i
gestori degli enti parco di assumere una funzione attiva e un
ruolo di protagonista in collaborazione con gli enti locali e con
gli strumenti dell'Amministrazione regionale, sfruttando per
esempio i marchi delle aree protette come motore di sviluppo
sostenibile".
"Il delicato equilibrio normativo da rispettare - ha osservato in
conclusione l'assessore - ci ha richiesto in fase di stesura, e
lo richiederà al Consiglio in fase di esame e approvazione,
grande attenzione per evitare di collidere con le norme nazionali
e rischiare l'impugnazione, ferma restando l'apertura a qualsiasi
contributo migliorativo da parte dell'Assemblea regionale".
ARC/PPH/ma
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