Udine, 23 apr - L'Associazione Informest, Centro di servizi e
di documentazione per la cooperazione economica e internazionale,
sarà partner strategico per la programmazione europea '21-'27.
Lo ha sottolineato alla Giunta regionale l'assessore alle
Finanze, Barbara Zilli, nel riferire che è stata convocata per il
27 aprile l'Assemblea ordinaria dell'Associazione, della quale la
Regione è il socio di maggioranza.
Informest è stata costituita nel 1991 per promuovere lo sviluppo
economico e i processi di internazionalizzazione nelle aree del
Nord est d'Italia e dei Paesi dell'Europa centro e sud orientale
dell'ex Unione sovietica.
Dall'1 gennaio 2020, con il recesso della Regione Veneto che era
tra i soci fondatori, la maggioranza della compagine sociale
appartiene per il 99,393 per cento alla Regione autonoma Friuli
Venezia Giulia. Ne fanno altresì parte la Cciaa Venezia Giulia
(0,121 %), il Comune di Gorizia (0,121 %), il Comune di Tarvisio
(0,121 %) e la Comunità collinare del Friuli (0,243 %).
Per l'esercizio appena concluso, Informest, ha rilevato Zilli,
espone un risultato di bilancio a pareggio, che si è realizzato
attraverso l'utilizzo del Fondo di dotazione a copertura dei
costi di funzionamento derivanti dall'attività istituzionale
dell'Ente, prevalentemente autorizzata dall'Assemblea dei soci, e
che non trovano copertura nei contributi dei progetti.
Negli ultimi anni, ha proseguito l'assessore, la principale
criticità emersa dai bilanci consisteva nella progressiva
erosione del Fondo di dotazione, che viene utilizzato a
compensazione dei costi correnti derivanti dall'attività
istituzionale, esclusi dalla copertura contributiva dei progetti.
Tuttavia, dal consuntivo 2020 si evince che l'utilizzo del Fondo
di dotazione è stato significativamente inferiore rispetto a
quanto era stato preventivato e autorizzato dall'assemblea con
l'approvazione del bilancio preventivo 2019, e inferiore anche
all'utilizzo del 2019.
Ciò - ha messo in luce Zilli - conferma la fase di contenimento
nel ricorso al Fondo: nel quinquennio 2011-2015 il suo utilizzo è
stato pari a oltre un milione di euro l'anno, mentre nel
quinquennio 2016-2020 è sceso 645 mila euro l'anno.
Il risultato del 2020 è stabile, nonostante sia stato
condizionato dall'emergenza derivante dalla pandemia, che se ha
determinato un rallentamento dell'attività progettuale, ha anche
motivato l'adozione di soluzioni gestionali nuove come il lavoro
distanza e attività da remoto, che hanno ridotto i costi di
gestione. Si tratta di elementi, che concorrono a consolidare
l'andamento degli ultimi anni improntato alla contrazione dei
costi di struttura.
ARC/CM/ep
L'assessore regionale alle Finanze Barbara Zilli