Proposto ampliamento platea beneficiari ad altri codici Ateco
Pordenone, 20 apr - "In Commissione ho proposto l'ampliamento
della platea dei beneficiari ristori anche alle frasche, osmizze
e private. Insieme a loro, proporrò nella riunione di Giunta che
darà il via libera definitivo al provvedimento anche
l'ampliamento a quanti operano nell'ambito del commercio
all'ingrosso di apparecchiature per parrucchieri e palestre, sale
da giochi e biliardi ed infine per coloro che producono cacao,
cioccolati, caramelle e confetti. Spetterà infatti alla Giunta,
ratificare quanto la commissione ha approvato oggi all'unanimità".
A prospettare l'inserimento di nuove categorie e codici Ateco nel
quarto bando ristori è stato l'assessore regionale alle Attività
produttive Sergio Emidio Bini intervenendo oggi nel corso della
riunione della Seconda Commissione consiliare. Durante i lavori
delle assise è stata presa in esame la delibera approvata la
settimana scorsa in via preliminare dall'Esecutivo in cui erano
stati individuati i beneficiari, i requisiti di ammissibilità e
modalità procedurali per l'accesso alla contribuzione. La
richiesta di integrazione approvata dalla commissione ora verrà
posta al vaglio della giunta che dovrà dare l'ok definitivo alle
modifiche. Il provvedimento potrà contare su un plafond di
risorse complessive pari a poco più di 7 milioni di euro.
"La commissione - ha detto Bini - ha dato parere favorevole nel
prevedere, attraverso apposita autocertificazione, un ristoro
pari a 700 euro a favore di frasche, osmizze e private. Per
quanto riguarda gli altri codici Ateco proposti all'interno della
deliberazione, un contributo pari a mille euro sarebbe previsto
per chi opera nell'ambito del commercio all'ingrosso di
apparecchiature per parrucchieri e palestre (codice 46.69.30).
Milleduecento euro potrebbero andare alle sale da giochi e
biliardi (codice ateco 93.29.30), mentre per il codice 10.82.00
riguardante la produzione di cacao, cioccolati, caramelle e
confetti il contributo unitario potrebbe ammontare a mille euro".
Sempre in merito a tale delibera, l'assessore ha ricordato altri
punti qualificanti quali l'estensione dell'accesso al ristori
anche alle nuove attività avviate dopo il primo gennaio 2020
comprese sia nei codici Ateco di questo nuovo riparto sia in
quello precedente. Inoltre per tutti i codici Ateco vecchi e
nuovi, il canale contributivo è aperto anche ai lavoratori
autonomi (indipendentemente dalla data di avvio dell'attività),
ai titolari di partita Iva con domicilio fiscale in Friuli
Venezia Giulia. A loro è riconosciuto un ristoro unico pari a 700
euro.
Bini si è poi soffermato su alcuni aspetti importanti riguardanti
il terzo bando ristori appena concluso. "Le domande pervenute -
ha detto l'assessore - sono state oltre 8mila, per un
controvalore economico che supera i 14 milioni di euro. Proprio
oggi attraverso il Cata e giovedì con il Catt inizieremo a
liquidare l'80 per cento degli importi, mettendo a segno così un
nuovo importante risultato poiché i beneficiari riceveranno le
risorse a distanza di 20 giorni dalla chiusura delle procedure,
rispetto ai 45 e 30 giorni dei primi due bandi. Accelerare le
procedure è una cosa molto rilevante per venire incontro alle
esigenze delle imprese nel minor tempo possibile".
Infine, l'assessore ha ricordato che dei 70 milioni di euro fino
ad ora messi a disposizione dalla Regione nei vari bandi ristori,
in alcuni casi gli importi erogati per le singole categorie è
stato rilevante. "Tra questi - ha detto Bini - figurano ad
esempio i 18.800 euro a favore degli alberghi, oppure i 13.300
euro per le agenzie di viaggio e tour operator oppure gli 11.800
euro per le discoteche, i 10.800 euro per i parchi divertimenti
ma anche i 5.700 euro per i ristoranti, 4.900 euro per i bar ed
infine 4.300 euro per palestre, piscine, organizzazione feste e
cerimonie".
ARC/AL/ma
L'assessore regionale alle Attività produttive Sergio Emidio Bini
Foto Regione FVG