Bsbf: Fedriga-Rosolen, palcoscenico internazionale per Trieste e Fvg
Trieste, 20 set - "Trieste e il Friuli Venezia Giulia possono
vantare infrastrutture scientifiche di valenza internazionale ed
è importante saper coniugare queste eccellenze con una crescita
produttiva sul territorio. In quest'ottica, Bsbf rappresenta una
straordinaria opportunità: quella di creare un contesto unico di
connessione tra il mondo scientifico e quello produttivo. Troppo
spesso manca la conoscenza delle potenzialità di crescita che le
stesse infrastrutture scientifiche presenti all'interno dell'Ue
possono dare al nostro tessuto imprenditoriale; ecco perché
l'evento di ottobre potrà segnare l'inizio di un percorso
virtuoso che vogliamo portare avanti con grande senso di
responsabilità". Con queste parole il governatore del Friuli Venezia Giulia
Massimiliano Fedriga è intervenuto questa mattina, assieme
all'assessore regionale alla Ricerca Alessia Rosolen, alla
presentazione del Big science business forum (Bsbf) che si
svolgerà al centro congressi nel Porto vecchio di Trieste dall'1
al 4 ottobre. Si tratta del più grande meeting in Europa dedicato
al settore scientifico, che approda per la prima volta in Italia
dopo le prime due edizioni di Copenaghen 2018 e Granada 2022.
Alla conferenza stampa, svoltasi nel Palazzo della Regione a
Trieste, hanno preso parte anche il direttore dell'edizione 2024
dell'evento, Paolo Acunzo, e il direttore della struttura di
ricerca e innovazione all'Area science park di Trieste, Salvatore
La Rosa. Fedriga ha sottolineato anche la strategicità di Bsbf
nell'incrociare domande e offerte di lavoro altamente
qualificate, sostenendo come gli studi avviati dalla ricerca non
portino a soluzioni univoche, ma da essi nascano "applicazioni
multisettoriali spesso non immaginabili all'inizio del percorso".
Tra gli altri fattori di rilievo a testimonianza dell'importanza
del forum scientifico, secondo il governatore, figura il
coinvolgimento dell'area del Centro-Sud Europa, con Trieste a
svolgere nuovamente un ruolo di ponte attraverso la diplomazia
scientifica, "fondamentale specie all'interno di in un contesto
geopolitico così delicato". "Per la crescita del Friuli Venezia Giulia - ha proseguito
Fedriga - dobbiamo riuscire a inserire sempre più realtà di
carattere internazionale nel nostro territorio. La grande ricerca
può essere capitalizzata dal punto di vista economico con una
visione su scala globale, ma va declinata anche sulle Pmi per
favorire, anche tramite la partecipazione dei fondi di
finanziamento, la nascita e lo sviluppo di Startup". L'assessore Rosolen, dopo aver ricordato come il settore delle
Big science generi un mercato di oltre 10 miliardi di euro annui,
ha posto l'accento sull'impegno profuso dalla Regione per Bsbf,
con un investimento di 550mila euro di cui 400mila per attività
promozionali tra il 2022 e il 2024. "La volontà e la capacità di
mettere in connessione imprese e ricerca - ha evidenziato la
rappresentante della Giunta - è il motivo grazie al quale il
Friuli Venezia Giulia si è meritato questo importante
palcoscenico nazionale e internazionale. Una grande azione di
sistema dove, ancora una volta, l'attenzione principale è rivolta
al capitale umano che ha bisogno di luoghi di incontro per
mettere a frutto le proprie competenze. Ecco perché abbiamo
organizzato, nell'ambito di Bsbf, una giornata di colloqui di
lavoro tra i ricercatori e le imprese" ha proseguito Rosolen,
annunciando come siano già oltre 1.700 le candidature raccolte
per il recruiting day che vedrà presenti 44 stand tra spazi
informativi istituzionali, Università e imprese europee. Circa la
metà dei candidati è costituita da cittadini Ue tra i 25 e i 34
anni (principalmente italiani, spagnoli e francesi), mentre il
settore di esperienza maggiormente rappresentato è quello del
business e amministrazione con 522 candidature. Il forum si aprirà il primo ottobre con le registrazioni e gli
eventi collaterali promossi da enti internazionali e istituzioni
esterne, per concludersi il 4 ottobre con il passaggio del
testimone al Paese che ospiterà l'edizione 2026. Il programma
prevede, a partire da 2 ottobre, 6 sessioni plenarie che vedranno
come protagonisti istituzioni, mondo della scienza e
rappresentanti delle 10 Big science organisations e
dell'industria nazionale e internazionale, oltre a 16 sessioni
parallele che approfondiranno gli aspetti tecnici e i metodi per
aumentare il coinvolgimento delle industrie nel mondo della Big
science, a partire da quelle dell'Europa centro orientale. Previsti anche incontri B2B e visite presso alcuni centri di
ricerca tra Italia e Slovenia. Saranno presenti oltre mille
delegati provenienti da 500 organizzazioni che troveranno,
all'interno dello spazio fieristico triestino, 163 stand con 245
espositori e 14 padiglioni nazionali. Ventinove i Paesi presenti,
compresa l'Italia, tra cui Austria, Belgio, Repubblica ceca,
Cina, Danimarca, Estonia, Francia, Finlandia, Germania, Lettonia,
Polonia, Portogallo, Spagna, Svezia, Svizzera, Paesi Bassi, Regno
Unito, Irlanda del Nord e Slovenia.
ARC/PAU/al
Bsbf: Fedriga-Rosolen, palcoscenico internazionale per Trieste e Fvg
Un momento della presentazione di Bsbf 2024 a Trieste
Da sinistra: Massimiliano Fedriga (governatore Fvg), Alessia Rosolen (assessore regionale Ricerca), Salvatore La Rosa (direttore struttura di ricerca e innovazione Area science park), Paolo Acunzo (direttore Bsbf 2024)
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