Trieste, 15 mag - "Investire nella competitività di
cantieristica e biomedicale, tra i settori strategici per
l'economia del Friuli Venezia Giulia, sostenendo due accordi
nazionali di innovazione che porteranno a significative ricadute
nelle imprese del territorio e nel loro indotto, salvaguardando
nel contempo, anche i livelli occupazionali".
Così l'assessore regionale alle Attività produttive Sergio Emidio
Bini ha sintetizzato la scelta della Regione di confinanziare due
programmi nazionali di ricerca che individuano nuove strategie di
sviluppo per i due comparti.
L'accordo di innovazione legato alla cantieristica, il cui schema
è stato approvato oggi dalla Giunta, lega il Friuli Venezia
Giulia al ministero per lo Sviluppo economico (Mise), la Regione
Marche e la società Fincantieri, in un programma di investimento
finalizzato a potenziare capacità produttiva e innovazione dei
processi funzionali dei cantieri navali di Ancona e Sestri
Ponente.
"L'elemento innovativo - ha spiegato l'assessore - consiste nella
rimodulazione e ottimizzazione dei flussi produttivi e nel
miglioramento tecnologico dei sistemi di movimentazione e
produzione, attraverso elementi di automazione, qualità e
sicurezza. Il progetto è rilevante per il Friuli Venezia Giulia
perché comporterà l'assunzione di nuove risorse altamente
qualificate nell'unità centrale di progettazione di Trieste che
gestirà il coordinamento delle attività ed eseguirà la fase
propedeutica di studio. Il programma prevede inoltre ricadute
occupazionali sull'indotto regionale di settore".
Nel settore biomedicale, lo schema di accordo approvato dalla
Giunta riguarda il cofinanziamento di un progetto centrato sulle
cellule staminali e denominato H-Steep (Human staminal cell
extraction and expansion process) e che coinvolge, con la Regione
Friuli Venezia Giulia, il Mise, la Regione Puglia, la società
Masmec in collaborazione con la società VivaBioCell, la
fondazione Casa Sollievo della sofferenza-Irccs e l'Università di
Bari Aldo Moro.
L'obiettivo del programma consiste nello sviluppo di un sistema
robotico multi-modulare e innovativo in grado di automatizzare
tutte le fasi di isolamento, manipolazione ed espansione
cellulare di differenti tipologie di cellule staminali per il
loro successivo utilizzo per varie applicazioni cliniche, dalla
medicina rigenerativa alla terapia cellulare personalizzata.
"Anche in questo caso il progetto - ha spiegato Bini - è
rilevante per l'occupazione diretta che produrrà, stimata attorno
al 10-15 per cento annuo del personale attualmente occupato e che
riguarderà figure altamente qualificate come ingegneri,
bioingegneri, biotecnologi, biologi, tecnici specializzati, tutte
professionalità utili alle operazioni di produzione e di servizio
assistenza".
I due programmi genereranno investimenti per 1,2 milioni di euro
in Friuli Venezia Giulia tra finanziamenti pubblici e privati e,
in questo quadro, la Regione concorrerà coprendo il tre per cento
della spesa pubblica preventivata e necessaria a sostenere le
attività svolte sul territorio regionale.
ARC/CCA/pph
L'assessore regionale alle Attività produttive e Turismo Sergio Emidio Bini
Foto ARC Montenero