Immigrazione: Roberti, bene ricerche su flussi minori non accompagnati
Trieste, 29 gen - "Il flusso verso il Friuli Venezia Giulia di
minori stranieri non accompagnati presenta diverse problematiche
legate alla sicurezza, all'impatto economico per le casse della
Regione e dei Comuni coinvolti e anche all'emergenza sanitaria
causata dal Covid-19. Tutto questo non ci permette di accogliere
indiscriminatamente. È fondamentale quindi conoscere a fondo il
fenomeno per gestirlo nel modo più appropriato".
Lo ha affermato l'assessore alle Politiche dell'immigrazione,
Pierpaolo Roberti, in apertura del convegno "Da soli oltre il
confine: minori stranieri non accompagnati e diritto
internazionale", organizzato dalla Cattedra di Diritto
internazionale del Dipartimento di Scienze politiche e sociali
dell'Università di Trieste.
L'iniziativa rientra nel Programma Immigrazione 2019 che ha
previsto alcune misure di raccordo con altri Stati. Tra queste la
definizione e l'attuazione di un progetto "pilota" di
cooperazione internazionale per individuare misure di supporto ai
Paesi di partenza.
"Quello dei minori stranieri non accompagnati è un flusso storico
che desta particolare preoccupazione - ha spiegato Roberti -. Per
molto tempo ha riguardato in particolare l'etnia kossovara,
mentre negli ultimi anni il fenomeno si è allargato alla
componente pachistana e a quella afghana, rendendo veramente
difficile la sua gestione da parte delle autorità competenti".
"È un tema di vitale importanza - ha sottolineato l'assessore -.
La stessa autorità giudiziaria rileva che esista un traffico
illegale che genera un business criminale con ricavi
impressionanti per i trafficanti di essere umani".
"Inoltre ha un impatto diretto sui bilanci della Regione - ha
aggiunto Roberti -. I minori stranieri non accompagnati, infatti,
sono di competenza del sindaco del Comune in cui vengono
rintracciati. Per l'abbattimento delle spese per il sostentamento
di queste persone lo Stato eroga al singolo Comune un contributo
giornaliero di 45 euro".
"La differenza - ha ricordato l'esponente della Giunta regionale
- è a carico delle amministrazioni comunali che spesso non hanno
le risorse per far fronte a questi costi. Parliamo in particolare
di quelle più piccole che si trovano lungo la fascia confinaria.
Per questo da anni la Regione copre questa differenza con
stanziamenti che sono aumentati considerevolmente negli ultimi
anni".
"Nel 2018 il contributo era di 4 mln di euro, mentre nel 2020
abbiamo toccato i 7,5 mln di euro che comunque - ha precisato
Roberti - non basteranno a coprire tutti i fabbisogni dei Comuni".
"Per affrontare efficacemente questo fenomeno, è strategico
quindi approfondirlo in tutti i suoi aspetti. Fondamentale quindi
l'aiuto che può arrivare dall'Università e da altri attori
istituzionali con i quali - ha concluso l'assessore - vogliamo
continuare a coordinarci".
ARC/RT/pph
Locandina del convegno tratta dal sito www.units.it
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